“Gli iscritti all’università sono in calo. Si regista una diminuzione del 3%. Negli ultimi anni l’università è stata trascurata e sono mancati quegli indispensabili investimenti che ne avrebbero potuto garantire il tanto atteso salto di qualità per mettersi alla pari con le altre università europee. Non è stata fatta nessuna politica per migliorare e rendere accessibile la logistica indispensabile per tutti gli studenti fuori sede. Pochi i collegi di merito e pochissime le borse di studio per accedervi. Dobbiamo ricominciare a parlare dell’Università, della sua capacità di produrre innovazione, sostenendo la creatività intellettuale dei più giovani e offrendo loro il supporto metodologico indispensabile per tradurre in atto anche le idee migliori. Ma questo significa anche aprire a docenti universitari giovani, valorizzandone le competenze sul piano scientifico e stimolandone la disponibilità alla formazione dei più giovani, con una serie di relazioni umane intense, tipiche del rapporto maestro-allievo”. Lo scrive in una nota Paola, senatrice uscente dell’Udc ed ex docente universitaria.
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