Ambiente: Novello (Udc),dati sempre più gravi sui mutamenti climatici, i governi si muovano

Il nostro pianeta è destinato a vivere in un costante aumento delle temperature. Cosa che ovviamente sappiamo da tempo, ma che ora sta assumendo livelli veramente preoccupanti, soprattutto perché abbiamo la certezza che determineranno danni ambientali profondi.

Nel sesto rapporto dell’ IPCC, il Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite, si legge che “con un +1,2°C (aumento che potrebbe verificarsi nel raggio di pochi anni), gli alberi comincerebbero a morire molto più rapidamente, così come la barriera corallina. I ghiacciai potrebbero letteralmente scomparire a causa di ondate di caldo improvvise. A questo, ovviamente, seguirebbero i rischi derivanti dall’innalzamento del livello del mare che potrebbero moltiplicarsi rapidamente (fino a 10 volte) prima del 2100”.

È chiaro che se le temperature dovessero aumentare ancora di più, anche fino a 4°C entro il 2100, gli incendi aumenterebbero del 30%. E il pianeta si avvierebbe verso eventi veramente drammatici, anche catastrofici.

Non dimentichiamo che tuttora è in atto nel nostro pianeta, una situazione molto preoccupante, che coinvolge più di 3 miliardi di persone, vittime nei loro territori delle condizioni climatiche in rapido mutamento. Con il rischio purtroppo molto realistico, che molte di queste persone cominceranno a emigrare per sfuggire alle condizioni climatiche non più sopportabili.

Ma quello che preoccupa è legato anche ai rischi sulla salute delle persone, considerato che un aumento della temperatura di 3 gradi porterebbe a un raddoppio dei rischi legati ad un forte stress, con conseguenze piuttosto gravi per ogni individuo.

Non è di secondaria importanza le conseguenze relative al settore agricolo, a causa della scarsità delle piogge. E di segno posto preoccupano anche le conseguenze di una maggiore frequenza e intensità delle inondazioni.

Ma già ad oggi, se il clima dovesse subire un aumento della temperatura fino a 1,5°, avremmo in Europa 120 milioni di persone che soffrirebbero per la mancanza d’acqua.

Un quadro quindi allarmante. Che noi continuiamo a segnalare affinché i governi internazionali, nelle sedi più importanti, affrontino congiuntamente le conseguenze di una catastrofe naturale che si affaccia sempre di più al nostro orizzonte.
Luigi Novello Responsabile Nazionale Ufficio Ambiente UDC

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