Roma, 13 gen. (LaPresse) “Poco o nulla si dice sugli effetti avversi della non vaccinazione nei paesi africani da cui proviene la maggioranza dei virus che presentano decine di varianti. Il decreto legge approvato ieri tutela gli italiani dalla pandemia e dagli effetti avversi dei vaccini ma non li preserva dal virus diffuso tra i migranti che attraversano il Mediterraneo. Anche questa è una forma di nazionalismo poco realista. Pensiamo a tutelarci in tanti modi diversi ma non è sufficiente. Se non ci sforziamo a difendere con i dovuti vaccini anche i popoli dell’area mediterranea sarà un problema enorme per il nostro Paese”. Lo scrive in una nota Paola Binetti, senatrice dell’Udc. “Ieri sera il Senato ha approvato il decreto emanato dal Governo a fine novembre. Sono poi in arrivo i decreti del 24 e 31 dicembre, quello del 7 gennaio e così via. Tutti con la assoluta necessità di essere approvati prima della loro scadenza. Uno stile di lavoro così accelerato da non poter essere indenne da possibili e umanissimi errori. Il che però aumenta ulteriormente la confusione che circola tra la gente , soprattutto tra coloro che si sono già vaccinati tre volte che si vedono obbligati a fare comunque una serie di tamponi per garantire la propria ed altrui incolumità. Sono le loro domande ad incalzare il governo con maggiore determinazione. Esaurito l’effetto richiamo della terza dose, cosa offre la farmaceutica? In caso di effetti avversi da vaccino, chi risarcirà i potenziali pazienti? Sono alcune tra le domande dei Vax-convinti, docili alle indicazioni governative, ma perplessi davanti a possibili effetti. Vaccinarsi è prima di tutto un diritto e come tale va rivendicato a tutela della propria salute. Un diritto universale e come tale dovrebbe coinvolgere tutti gli organismi internazionali per garantirlo”, conclude la senatrice.
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