Roma, 17 nov. (Adnkronos/Labitalia) – ”Sabato ricorre il XXX anniversario dell’approvazione della Convenzione dei diritti dell’Infanzia. E proprio a tutela dei diritti dei minori l’aula del Senato giovedì scorso ha votato, e confermato, il prolungamento dei lavori della Commissione Forteto, che cerca di fare luce su di una delle storie più drammatiche che ha colpito i minori in questi ultimi decenni. Difficile trovare un mix di fatti più sconvolgenti per capire
fino a che punto i diritti dei minori possono essere calpestati e i bambini che dovrebbero essere tutelati sono invece umiliati e feriti in modo spesso irreversibile”. Lo afferma la senatrice Udc Paola BINETTI.
“La vicenda è nota, -dice BINETTI- ma le cause, gli sviluppi e le conseguenze devastanti che ha avuto sono per l’appunto oggetto di inchiesta da parte della Commissione, presieduta dalla senatrice
Piarulli, che ha una lunga esperienza in fatto di direzione di carceri. L’aspetto paradossale di questa vicenda però è che mentre si cerca di fare chiarezza su quanto accaduto allora, si ignorano sistematicamente vicende analoghe che stanno accadendo in questi giorni e che sono oggetto di specifiche interrogazioni parlamentari.
Io stessa ne ho presentate diverse dall’inizio della legislatura, e altrettanto avevo fatto nelle legislature precedenti, senza mai ricevere alcuna risposta”. BINETTI continua: “Difendere i diritti dei minori, significa anche
denunciarne i soprusi, non solo le violenze domestiche di cui possono essere vittime, ma anche le violenze burocratiche, ben più gravi, anche se spesso consumate in modo sottile, che si scaricano su di loro
quando chi dovrebbe prendersene cura, lo fa in modo distorto, senza affatto avere a cuore il benessere dei bambini. Ciò che è accaduto al Forteto ormai diversi anni fa, continua a ripetersi in circostanze diverse, che però vedono ancora l’allontanamento del bambino dalla famiglia di origine, il lungo periodo di permanenza presso case
famiglia, e a volte in modo del tutto incomprensibile il riaffido al genitore inizialmente accusato di abusi. Sono molte le madri che si vedono allontanate dai figli, dopo aver accusato il padre di abusi o anche di giochi erotici con i figli. Difficile dire quanto possa essere profonda la sofferenza dei bambini delle stesse madri, dei
nonni, e non di rado dei padri, che si vedono sostanzialmente rifiutati anche dal figlio o dalla figlia. Non basta chiedere giustizia per i fatti di tanti anni fa, se non si fa giustizia oggi a quei bambini che si trovano esposti ad una violenza molto molto complessa. Di cui anche le istituzioni fanno parte”.
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