Green Pass: Binetti (Udc), paradosso tutto italiano

Green Pass: Binetti (Udc), paradosso tutto italiano

(9Colonne) Roma, 26 lug – “Il Green Pass continua ad essere l’argomento del giorno. Ma se molti si preoccupano degli spostamenti durante le prossime settimane di vacanza e, pensando al periodo di Ferragosto con il classico sovrappopolamento in arrivo, preferiscono disdire le prenotazioni già fatte; le famiglie sono sempre più preoccupate per la prossima riapertura delle scuole e per l’incertezza che caratterizza questo tema. Il ministro Speranza continua a ribadire che la scuola deve tornare in presenza e che il vaccino è uno strumento essenziale. Ma nessuno parla della obbligatorietà del vaccino, con la stessa enfasi con cui si parla della obbligatorietà del Green pass. Il Green pass è obbligatorio per andare in treno, al ristorante e al cinema, ma non sappiamo se sarà obbligatorio per andare a scuola. L’insegnante al suo ingresso in classe dovrà mostrare il suo Certificato di avvenuta vaccinazione o no? Né, d’altra parte, nulla si dice dei minori fino a 12 anni, per cui non esiste nessuna esplicita raccomandazione a vaccinarsi e neppure l’obbligo ad esibire il green pass. Da 0 a 12 significa escludere dalla certificazione tutti i ragazzi e le ragazze della scuola dell’obbligo, salvo quelli di terza media. I più giovani potranno circolare liberamente, e quindi se ne deduce che potranno andare a scuola tranquillamente. Ma troveranno i loro insegnanti? E questi cosa spiegheranno loro? Abbiamo reso obbligatorio l’insegnamento della Educazione civica, a partire dalla Costituzione italiana. Ma non abbiamo resa obbligatoria la coscienza civica e la responsabilità per il bene comune.” Lo afferma la senatrice Paola Binetti, UDC. “L’obbligo per ora sembra ricadere tutto sugli insegnanti e sul personale non docente in servizio nella scuola; compresi gli autisti e i responsabili dei mezzi di trasporto. Ma l’obbligo, per ora, risiede solo nel dover portare con sé il proprio Green Pass o un equivalente di tampone a durata 48 ore”, prosegue Binetti. “Non sono obbligata a vaccinarmi, perché il governo non sembra volersi assumere la responsabilità di fare una affermazione così contundente, ma sono obbligata ad esibirne la certificazione. Secondo il ministro bisogna creare le condizioni per tornare a settembre alla riapertura delle scuole, in presenza, e lo strumento principale sono i vaccini – conclude la senatrice – Ma se è vero che a questo punto la regola del sillogismo imporrebbe di concludere che quindi sussiste la obbligatorietà del vaccino per gli insegnanti, nessuno osa andare oltre una sorta di moral suasion. Green Pass obbligatorio, come confermano le sanzioni, ma vaccini no! Un paradosso tutto italiano. Sempre sul tema della scuola il ministro infatti insiste: dobbiamo lavorare perché si creino le condizioni per una ripresa delle scuole in presenza e in piena sicurezza; l’arma essenziale è quella dei vaccini, ma non è obbligatorio…”.

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Source: News UDC Italia

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