Newsletter settimanale

Cari amici,

Inauguro uno spazio nuovo. Una newsletter settimanale con cui raccoglierò alcuni dei miei interventi usciti sulla stampa su diversi temi. A partire dalla sanità fino ad arrivare alle questioni che riguardano la vita di ciascuno di noi. Buona lettura!

Lunedì 7 febbraio

Decreti Covid – L’emergenza sanitaria non diventi prassi

7 febbraio 2022 (Adnkronos) – “L’emergenza ha senso e valore quando è circoscritta nel tempo e rimanda il prima possibile alla normalità ma se diventa prassi, allora la normalità assume carattere emergenziale e questo crea una serie di distorsioni nel comportamento dei cittadini. Studenti, commercianti, impiegati, che non sanno più a cosa attenersi nella loro quotidianità. Aumenta il disorientamento che ha pesanti ricadute anche sulla loro salute. Penso ad esempio al prolungarsi della solitudine degli anziani nelle Rsa, ma anche alla sensazione di abbandono che hanno i malati ricoverati in ospedale e privati del conforto familiare. Sembrano norme dettate dalla prudenza, ma nei fatti cerano più problemi di quanto non ne risolvano per una distorta percezione dell’emergenza. Anche se sembra un paradosso, la centralità del parlamento si misura anche nella velocità della normalizzazione di tante cose solo apparentemente piccole, ma in realtà intimamente legate al vissuto delle persone. Arriva domani in Aula l’ennesimo decreto Covid con la proroga delle emergenze. Un banco di prova per cogliere e accogliere quanto da tempo stiamo dibattendo nelle commissioni di merito a cominciare dalla XII Commissione Sanità, che finora è rimasta in secondo piano, nonostante i temi trattati fossero di sua primaria pertinenza”.

 

Martedì 8 febbraio

L’Udc dalla parte del diritto alla vita

Ci opporremo con tutte le nostre forze per impedire l’approvazione della legge ora in discussione alla Camera

Mia intervista a Today.itSuicidio assistito, Binetti prepara le barricate: “La legge non passerà mai”

Ecco il link per leggere l’intervista integrale https://www.today.it/politica/paola-binetti-legge-suicidio-assistito-eutanasia.html?fbclid=IwAR204Ya__4aLVAuKjR1xiG28KWDA58XPWuwxZCVcMk7jjWB3IUVR2lkw3N8

 

IL RUOLO DEL CENTRO NELL’ATTUALE SCENARIO POLITICO

Centrodestra. Binetti (Udc): Rinnovare quadro politico a partire da nuovo Centro

Roma, 8 feb. (Adnkronos) – “Il Centro deve uscire dalla trappola in cui è progressivamente scivolato e che lo ha schiacciato su posizioni di destra, scarsamente condivisibili da chi è sempre stato centrista e tale vuole rimanere. Occorre, dunque, rinnovare il quadro politico a partire dall’affermazione di un nuovo Centro. Quanto sta accadendo all’interno del Movimento 5 Stelle va valutato con attenzione: grandi e insospettabili tensioni con Di Maio e Conte a rischio di reciproca espulsione. La loro rivoluzione è già fallita. È bastato che facessero la prima esperienza di governo per far emergere ambizioni e complotti, rancori e gelosie. E ora per loro si apre una fase nuova: uscire velocemente dalla loro adolescenza politica, con le sue passioni e la sua ingenuità, per entrare in una nuova fase, con nuova consapevolezza e con meno astiosità nei confronti degli altri colleghi e dei loro partiti. Una situazione analoga riguarda il Centro che è costretto ad avviare una nuova fase, in cui deve prendere vita una nuova storia”. Lo sostiene Paola Binetti, senatrice dell’Udc, che aggiunge: “Il Centro, per definizione, non è una operazione di vertice, in cui quattro amici al bar si mettono d’accordo su chi governa chi, su che nome dare ad un soggetto politico molto complesso e articolato in cui nessuno vuole sacrificare la propria sovranità. Il Centro è un grande movimento popolare che deve provare a coinvolgere quella maggioranza, che finora si è caratterizzata soprattutto per il suo dissenso, espresso con un silenzio elettorale in crescita continua. Una maggioranza che non si riconosce più né con certi atteggiamenti della destra, né con altri atteggiamenti della sinistra”.

 

Mercoledì 9 febbraio

Le parole di Papa Francesco sono inequivocabili. Non esiste il diritto a provocare la morte. Esiste, invece, un diritto sacrosanto alle cure palliative

(DIRE) Roma, 9 feb – “Le parole del Papa sull’aiuto al suicidio, pronunciate oggi durante l’Udienza generale in San Pietro, proprio nella giornata in cui alla Camera riprende il dibattito su questa legge, non possono essere ignorate e soprattutto sono inequivocabili sia per l’autorevolezza di chi le propone che per il generale consenso di cui dispone, anche dopo la sua ultima intervista da Fazio. Con estrema chiarezza ha affermato che non c’è un diritto alla morte e che dobbiamo accompagnare alla morte, ma non provocarla o aiutare qualsiasi forma di suicidio. Non c’è dubbio che Papa Francesco trovi molta più risonanza mediatica quando affronta temi sociali, come la povertà, le migrazioni, che non quando affronta temi come la vita e la morte, che hanno una ricaduta sociale ancora più vasta e più profonda, ma che a volte contrastano con il pensiero dominante di chi ritiene che il principio di auto-determinazione non abbia né limiti né confini. Da medico, da neuropsichiatra infantile, mi unisco alle sue parole quando afferma: “Dobbiamo essere grati per tutto l’aiuto che la medicina si sta sforzando di dare, affinché ogni persona che si appresta a vivere l’ultimo tratto di strada della propria vita, possa farlo nella maniera più umana possibile”. Il no contundente di Bergoglio all’accanimento terapeutico, definito come immorale, e il Sì, ancor più forte, motivato e convinto alle Cure palliative, sono sempre stati il binario in cui ci siamo mossi. In Senato siamo un gruppo piuttosto numeroso di parlamentari che non intendono avallare la legge nella versione in cui è ora alla Camera. In realtà non vorremmo affatto una legge sul suicidio assistito, né tanto meno un referendum sull’omicidio del consenziente. Vogliamo piuttosto che il Governo investa risorse adeguate nel campo delle Cure palliative, sia quando vengono somministrate negli Hospice che nella versione domiciliare. Vogliamo che venga potenziato il supporto psicologico offerto ai malati cronici, ai disabili, a quanti sono vittime di gravi incidenti stradali: nessuno di loro deve sperimentare un dolore così profondo o un vuoto esistenziale che lo porti a desiderare la morte invece della vita.”. Lo afferma in una nota Paola Binetti, senatrice dell’Udc e componente della Commissione Sanità di Palazzo Madama.