Medical Education: luci ed ombre

Medical Education: luci ed ombre

Questo numero della rivista L’Arco di Giano prova ad immaginare in che modo la pedagogia possa aiutare a comprendere ed a gestire i cambiamenti più significativi del contesto culturale in cui viviamo, concentrandosi soprattutto su quelli che stanno gradatamente modificando il paradigma della medicina.

Alla Medical Education sembra affidato il triplice compito di accogliere e comprendere il cambiamento, di aiutare a gestirlo nel modo più soddisfacente possibile, a livello personale e sociale, e di implementare salute e benessere, ancora una volta sia a livello personale che sociale, attraverso una progressiva capacità di assimilazione e di reazione.

Gli obiettivi di Medical Humanities sono tornati ad occupare un tempo e uno spazio importanti nel piano di formazione del medico, senza nulla togliere al rigore della formazione scientifica, ma evitando che questa diventi l’unico asse portante dell’intera struttura formativa.
È necessario che il medico, proprio per essere miglior medico, torni ad essere anche doctor philosophiae, come è accaduto per molti secoli. Non può sottrarsi alle eterne domande che dietro il concetto di salute e malattia, di vita e di morte, pongono anche interrogativi sul bene e sul male, sul vero e sul falso.
Sono domande che hanno assunto sfumature nuove col passare degli anni, presentano collocazioni epistemologiche complesse e richiedono un orizzonte sempre più vasto del sapere universitario, un ritorno al valore e al significato del senso stesso dell’Universitas.