8 marzo: nostro No a violenza su donne ancora più capillare ed incisivo

8 marzo, Binetti: nostro No a violenza su donne ancora più capillare ed incisivo
(AGV – IL VELINO) Roma, 07 Mar.
“Domani, all’inizio di una nuova legislatura, le donne aspettano un gesto simbolico che non si limiti al classico ramo di mimose, ma che sia capace di cogliere il senso di una profonda transizione attesa da tutte noi.
Il no alla violenza in tutte le sue forme possibili, include anche il no alle discriminazioni di ogni tipo!
Da quelle economico-stipendiali a quelle socio-culturali.
L’articolo 3 della nostra Costituzione in questo campo sembra ancora largamente inattuato: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali…
La differenza di sesso da oltre 70 anni continua a penalizzare la donna, tanto più se si accompagna alle altre distinzioni di razza, lingua e religione. Il risultato è che le diverse condizioni personali e sociali stanno assumendo un carattere sempre più drammatico. Ed è questo trend quello che noi vogliamo ribaltare con rinnovata energia, approfittando del fatto che anche nell’opinione pubblica si va facendo strada con prepotenza la sostanziale ingiustizia di un approccio di questo tipo.
La parità di opportunità per le donne comincia dal riconoscimento specifico della loro differenza, assunta come valore e in quanto tale apprezzata e valorizzata.
Soprattutto donna significa oggi prendere atto del notevole carico di cura che le donne affrontano nella pena responsabilità che nessuno più e meglio di loro sa trasformare la fragilità e la disabilità in una opportunità in più per amare e cementare la coesione familiare.”
Lo afferma l’onorevole Paola Binetti, UDC, da poco rieletta al Senato.
“E’ un impegno chiaro e forte quello che ci assumiamo per la prossima legislatura. Stare dalla parte delle donne, è l’obiettivo che vogliamo mettere in risalto nella giornata di domani, perché le donne sanno stare dalla parte di tutti coloro che si rivolgono a loro in cerca di aiuto, di accoglienza e di cura.
Ogni violenza fatta ad una donna è una violenza perpetrata all’ìntero genere umano, perché è in lei che si rifugiano tutti coloro che cercano aiuto e protezione. Uomini e donne, sani e malati, grandi e piccoli, ricchi e poveri.
Misconoscere il valore del femminile significa privare la nostra società del suo volto più umano ed accogliente ed è per questo che giustizia vorrebbe che nella prossima legislatura si ripartisse proprio da qui.
A cominciare dal fatto che lo stipendio femminile è in media un 20% più basso di quello maschile e in tempo di crisi sono le prime ad essere licenziata o ancor più sottopagate.
E’ la violenza silenziosa dello sfruttamento che continua in modi più raffinati, ma non per questo meno insidiosi.
Nella XVIII legislatura il No alla violenza femminile sarà ancora più articolato preciso ed efficace: questa è la nostra speranza e la nostra battaglia per i diritti della donna.”
(com/chi) 20180307T173950

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