CENTRO, BINETTI (UDC): URGE POLO CON DISEGNO UNITARIO FORTE

(9Colonne) Roma, 29 dic – “Pur nella consapevolezza delle attuali difficoltà oggettive è urgente che rinasca un nuovo grande Centro, pluralistico nelle sue componenti, ma con un disegno unitario forte e chiaro. Lo stesso che oltre 100 anni fa ha prodotto quella rivoluzione silenziosa ed efficace da cui è scaturito, dopo la drammatica esperienza della guerra mondiale, il miracolo italiano che ha prodotto sviluppo sociale, economico e imprenditoriale. L’importanza che va assumendo il Centro in funzione delle elezioni del prossimo Presidente della Repubblica è sotto gli occhi di tutti, anche per la sua specifica consistenza numerica”. Lo spiega in una nota la senatrice dell’Udc Paola Binetti. “Per questo oggi è particolarmente interessante ricordare come sia del 29 dicembre 1905 il famoso discorso di Sturzo, dal titolo “I problemi della vita nazionale dei cattolici italiani”. Un discorso con cui inizia la lunga storia del Partito popolare italiano, in cui i cattolici sono sollecitati a impegnarsi in politica, uscendo dall’anonimato di una opposizione prova di prospettive. Sturzo parla della necessità di dare vita a una forza politica, che sia espressione del laicato cattolico, coerente con la Dottrina sociale della Chiesa, ma autonomo nelle sue responsabilità, coraggioso e determinato a dare al Paese una grande svolta di crescita e di sviluppo. Oggi come allora, proprio dal Centro, sentiamo la profonda esigenza di ripensare la questione sociale in una logica che guardi ai movimenti migratori con maggiore umanità e solidarietà, cercando soluzioni concrete, condivise almeno a livello europeo, nell’ottica con cui parla Papa Francesco. Sono le nostre radici cristiane che impongono un cambio di atteggiamento radicale. Ma sono le stesse radici che ci pongono decisamente all’opposizione di quelle forze politiche che dell’eutanasia e della liberalizzazione delle droghe fanno ancora oggi la loro bandiera. Lo stesso Pnrr pone alcuni dubbi. Sembra che la sussidiarietà, cara al mondo cattolico, sia stata abbandonata”, conclude Binetti.

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