GOVERNO. BINETTI (UDC): SERVE PATTO FINE LEGISLATURA, NO LEGGI AUTOREFERENZIALI

(DIRE) Roma, 3 lug. – “Non siamo ancora usciti da una pandemia che ha ripreso a mietere vittime. La guerra c’è e ci tocca profondamente non solo per la solidarietà internazionale con il popolo ucraino, ma anche per i pesanti risvolti sul piano dei costi energetici, l’inflazione è ai massimi storici. C’è poi sullo sfondo lo spaventoso aumento del debito pubblico, che sembra aver ampiamente divorato le risorse del PNRR. Eppure, sembra davvero che i partiti siano in tutt’altre faccende affaccendati. Conte, in evidente stato di crisi di leadership personale, detta le sue regole e pone le sue condizioni: il reddito di cittadinanza, il superbonus facciate, e il termovalorizzatore a Roma. Letta, dal canto suo, non si fa mancare nulla e insiste su temi autoreferenziali: legge Zan, eutanasia, e legalizzazione delle droghe. Chiediamo al presidente Draghi di istituire un patto di fine legislatura, puntando su temi condivisi e non su leggi autoreferenziali. Il buon senso è tutto in quel Centro moderato FI-UDC, troppo attento ai modi e agli accenti, per riuscire a far sentire la sua voce con la forza che meriterebbe chi tenta di tenere unito il Paese, in piena e leale unità con il Premier, senza cedere a fascinazioni populiste. Il Centro lo si capisce e lo si apprezza tanto più se si colgono gli eccessi gridati e inopportuni delle due ali estreme”. Lo afferma Paola Binetti, senatrice dell’Udc.

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