Ambiente: Novello(Udc), dalla terra viene la risposta alla crisi energetica!

Ambiente: Novello(Udc), dalla terra viene la risposta alla crisi energetica!

Ne abbiamo già parlato più volte in questo spazio. Dalla terra viene la risposta alla crisi energetica che stiamo vivendo e che purtroppo è destinata ad aggravarsi.
Il calore della terra è una importante fonte di energia, è rinnovabile, è inesauribile, è assolutamente ecologica.
Con l’energia della terra si possono coprire i fabbisogni che hanno gli uomini, per sempre.
Ma è assolutamente importante individuare “i campi” geotermici.
Le risorse geotermiche non sono condizionate dal clima o dalle stagioni perché sono una sorgente energetica continua. E, cosa assolutamente di grande importanza, hanno un impatto ambientale migliore perfino delle tecnologie termosolari.
Nessuna emissione di CO2. Quindi siamo veramente al massimo rispetto a qualsiasi altra forma di energia naturale e rinnovabile.
Facciamo un esempio: nelle stagioni fredde si utilizza il calore dalle acque sotterranee o dal terreno per riscaldare le abitazioni. L’opposto avviene per le stagioni calde, e cioè si preleva il calore dall’aria all’interno della casa, raffrescandola e cedendola nel sottosuolo.
Il calore della terra è quindi utilizzabile per condizionare gli ambienti, ma anche per produrre energia elettrica.
Questa forma di energia è diffusa in tutto il territorio nazionale. E ovviamente in qualsiasi altra parte del mondo, ma è indispensabile sapere che la quantità di calore sulla terra cambia da luogo a luogo. Per poterlo utilizzare occorre conoscere la quantità massima di calore o di acqua che si può prelevare dal suolo e dalle acque sotterranee.
Per questa ragione, l’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche, si è impegnato fortemente per migliorare la capacità di “visualizzare” il sottosuolo non visibile all’occhio umano. Questo affinché le “radiografie” del sottosuolo siano sempre più chiare e dettagliate.
Dopo tanti anni di studi e ricerche, oggi si realizzano pozzi di iniezione e di estrazione, raggiungendo profondità di oltre 4 km, dove attraverso il fluido geotermico viene captato e sfruttato direttamente il calore che alimenta le turbine generando energia elettrica.
L’Italia è al quinto posto per numero di progetti di distretti di riscaldamento e raffreddamento in Europa.
Ma rimane ancora molto da fare.
Luigi Novello Responsabile Nazionale Ufficio Ambiente UDC

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