(ANSA) – ROMA, 16 GIU – “La riforma Cartabia scontenta tutti. Dopo lo scandalo Palamara avevamo bisogno di un maggiore coraggio nella riforma di un sistema malato, qual è attualmente la nostra magistratura. Paradossalmente verrà votata da tutti proprio perché asfittica. La sua patologia di sistema e di funzionamento sembra progressiva e contagiosa, per cui la riforma appare del tutto anacronistica. Come curare un tumore con l’aspirina o poco più. Il Governo non ha ascoltato il parlamento per l’ennesima volta. Il ministro ha vincolato la sua riforma a quel modello Bonafede che è stato causa di una grave crisi di governo, riproponendola con una superficiale operazione
di maquillage. Oggi, nonostante la riforma, è ancora in gioco l’indipendenza della magistratura, intesa come magistratura giusta, affidabile! Coraggiosa, schierata dalla parte della verità e del diritto. Non una magistratura che fa leggi su misura per le proprie ideologie, ma una magistratura che rispetta le leggi del Parlamento e le applica. Troppe volte in questi anni la magistratura ha creduto di interpretare il suo ruolo svolgendo una funzione sostitutiva rispetto al Parlamento”. Lo afferma Paola Binetti, senatrice dell’Udc.
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