Eutanasia: Binetti (Udc), bocciatura referendum non ferma cultura morte

  • Roma, 19 feb. (LaPresse) – “Subito dopo la bocciatura del referendum sull’eutanasia, da parte della Corte Costituzionale, la Camera dei deputati ha ripreso a tambur battente il dibattito su una legge che ha come titolo ‘la morte medicalmente assistita’, ma in realtà riguarda sostanzialmente il suicidio assistito. Una legge che, su sollecitazione della stessa Corte Costituzionale e sulla scia della sentenza Cappato per il caso di Fabo Antonini, intende fare chiarezza e dare completezza alla legge 219 sulle Dat. Con un’evidente ipotesi di lavoro: liberalizzare l’eutanasia, senza che questa venga mai nominata. La bocciatura del referendum, dunque, non ha fermato la cultura della morte”. Lo scrive in una nota Paola Binetti, senatrice dell’Udc.

Diventa quindi urgente innestare una vera e propria inversione di tendenza, che ponga al centro del dibattito, a tutti i livelli, il valore della vita e non solo la necessità di cure palliative, ma anche di una intensa, tempestiva e motivante campagna di prevenzione del suicidio. È stato sconfitto il Referendum sull’eutanasia, si sta lottando per capovolgere l’approccio della attuale legge sul suicidio assistito, ma la strada da fare è ancora moltissima, perché i testimonial della morte on demand non si fermeranno mai“. 

 

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