(DIRE) Roma, 14 gen. – “Siamo profondamente contrari alla legge sull’eutanasia. Riteniamo che sia essenziale ripartire dalle cure palliative che vanno potenziate e finanziate in maniera intelligente. L’eutanasia è ancora una volta al centro del dibattito. L’ultima provocazione scaturisce dall’articolo pubblicato su Civiltà cattolica, la rivista diretta da padre Spadaro, considerato da molti come il teologo di riferimento del Papa. Per Padre Spadaro di una legge c’è bisogno, soprattutto dopo la sentenza della Corte costituzionale. Ma parecchie associazioni cattoliche, oltre una sessantina, hanno dichiarato la loro contrarietà. Il Magistero della Chiesa e Papa Francesco più volte in questi ultimi tempi hanno ribadito un no inequivocabile davanti alla morte anticipata per intervento diretto di qualcuno, sia che si tratti di suicidio assistito che di omicidio del consenziente. Ma l’articolo di Civiltà cattolica sembra spostare il Focus del dibattito, considerando la legge attualmente in discussione alla Camera come un male minore rispetto alla ipotesi referendaria, ancor più sbilanciata nel senso della interruzione attiva della vita di una persona. Un
vero e proprio omicidio del consenziente, per una strana forma di pietà che autorizza una persona a dare la morte a qualcuno, a cui la vita sembra ormai insopportabile. Resta sempre incompiuta la legge sulle cure palliative. Manca un vero investimento nella ricerca per le cure contro il dolore e soprattutto mancano le risorse necessarie a tutta la famiglia per stringersi accanto al familiare in grave difficoltà. È mancata una promozione efficace della relazione di cura socio-familiare. La morte presentata come unica alternativa è la sconfitta di chi continua a vivere
portando un vuoto di cui difficilmente si libererà”. Lo sostiene in una nota Paola Binetti, senatrice dell’Udc.
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