MANOVRA. BINETTI (UDC): SORPRENDE DISINTERESSE MINISTRO, PARLAMENTO POCO COINVOLTO

(DIRE) Roma, 22 dic. – “Sono molti i colleghi di tutti i partiti che hanno diagnosticato la patologia del sistema attuale e reclamano una rivalutazione del ruolo del parlamento, cominciando ad esempio col chiedere la presenza del ministro del Mef mentre si discute di bilancio. Non c’è stato gruppo che non abbia denunciato la disorganizzazione del lavoro di governo che ha imposto al parlamento tempi assolutamente risicati, intrecciando legge di bilancio e legge sul Pnrr. Questo metodo sta obbligando le forze parlamentari di maggioranza a votare, ponendo la fiducia
su leggi che non sono state neppure lette. Questo perché le due leggi non sono ancora arrivate in Senato nella. Il governo Draghi, nonostante la sua riconosciuta efficienza, non è riuscito a creare una sintonia operativa con il parlamento. O quantomeno riserva all’esecutivo le decisioni strategiche formulate in modo non negoziabile e concede al parlamento i micro-interventi da poche migliaia di euro. È in gioco il modello Paese e la sua democrazia, con la storica divisione dei poteri, che appare oggi decisamente molto meno chiara, con la continua sovrapposizione
dei ruoli e la dissoluzione delle rispettive responsabilità”. Lo sostiene in una nota Paola Binetti, senatrice dell’Udc.

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