Ambiente: Novello (Udc), nostro partito contribuisca a sviluppo sostenibile Paese

Ambiente: Novello (Udc), nostro partito contribuisca a sviluppo sostenibile Paese

“Laudato si’, come sappiamo tutti, è il titolo dell’Enciclica di Papa Francesco sui temi ambientali. Il messaggio del papa è netto e chiaro: «La terra è ferita, serve una conversione ecologica».
Viviamo un momento storico piuttosto complesso e delicato. Il mondo è scosso dalla crisi provocata dalla pandemia di Covid-19, che mette in evidenza la crisi socio-ambientale. Ci troviamo davanti ad una scelta fondamentale per il futuro del pianeta: continuare a ignorare la gravità dei mutamenti climatici e quindi continuiamo ad aggredire la nostra casa, la Terra. Oppure ci impegniamo ad ogni livello per trasformare il nostro modo di agire.

La scienza ci dice che è necessario agire con urgenza se vogliamo avere la speranza di incidere sui cambiamenti climatici, sempre più radicali e catastrofici.

Dunque siamo chiamati anche e soprattutto noi politici, ad agire con urgenza. Il nostro partito sa benissimo quanto sia urgente e necessario agire subito.
Iniziando ad investire sulla cura e la difesa dell’ambiente, sulla mobilità sostenibile e sulla riduzione dei consumi energetici.

Ma è fondamentale un’opera di sensibilizzazione sui corretti comportamenti individuali e collettivi da porre in essere.

Fondamentale per il nostro paese è promuovere una vasta campagna di comunicazione green, coinvolgendo le scuole, le università, l’associazionismo, con l’obiettivo di responsabilizzare tutti i cittadini sui comportamenti virtuosi da tenere a tutela dell’ambiente.

Dobbiamo puntare a coinvolgere le famiglie, i più giovani, per favorire un’attenzione vasta su verde, mobilità sostenibile, raccolta differenziata e riduzione dei consumi energetici.
Una particolare attenzione è necessaria sul drammatico tema dell’emergenza rifiuti che ha colpito diverse città italiane, cito Roma, Napoli e gran parte del Sud. Tanto che è divenuta un’emergenza nazionale, anche sanitaria.
Un’emergenza che rischia di diventare sempre più evidente e strutturale, che riguarda l’attuale assetto del ciclo di trattamento e smaltimento dei rifiuti.
È dalla soluzione di questi conflitti, comunque, che si può e si deve arrivare ad una moderna gestione del ciclo dei rifiuti, settore ancora oggi segnato dal caos.
Il tutto con l’ambizioso obiettivo di arrivare a “rifiuti zero”, una vera rivoluzione culturale e sociale.

L’ ambiente deve essere posto, da ora e per i prossimi anni, al centro del dibattito politico e dell’azione di governo sia a livello centrale che periferico.

La sensibilizzazione può avere successo perché i governi, la società civile, i giovani, hanno iniziato a toccare con mani gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici.

Il nostro partito dovrà essere protagonista a tutti i livelli e dovrà promuovere e favorire gli obiettivi di sviluppo sostenibile in ambito economico, sociale, culturale e istituzionale entro l’immediato futuro.

Obiettivi che hanno una validità globale.
Per raggiungere la sostenibilità ambientale, dunque, occorre mettere in atto azioni coraggiose e anche drastiche, perché non basta tagliare le emissioni, ma a livello internazionale occorre fare molto di più.

Occorre infatti intervenire a 360 gradi sul nostro modo di vivere, sulla produzione, sul modo di consumare e smaltire i prodotti, sugli spostamenti, sull’inquinamento, sui rifiuti. Tutto questo porterà a cambiare in modo fondamentale la nostra vita. Ma, o cominciamo subito o domani sarà troppo tardi.
Intanto anche il parlamento si è mosso. Il 12 ottobre 2021 la Camera dei deputati ha approvato una proposta di legge costituzionale di iniziativa parlamentare, già approvata in prima lettura dal Senato, volta ad inserire la tutela dell’ambiente tra i princìpi fondamentali della

Tutelare l’ambiente significa tutelare l’uomo. Ed è all’uomo che spettano forti responsabilità per la cura e la tutela sul piano individuale, sociale, economico, politico.
Il problema così rientra in un’etica della formazione culturale dell’individuo e della collettività. Ed ha importanti conseguenze nel contesto dello stesso ordinamento giuridico.

La tutela ambientale rappresenta anche una importante opportunità in termini di nuova occupazione. Si stimano infatti quasi 20 milioni di nuovi posti di lavoro generati dalla green economy nei prossimi 10 anni, tra questi: l’energy manager; il professionista nel campo dell’analisi dei dati; il cloud architect.

Già oggi le energie rinnovabili danno lavoro a oltre 11 milioni di persone nel mondo.

Intanto la transizione energetica verso le energie rinnovabili sta cambiando il mondo del lavoro generando nuovi profili professionali e offrendo inedite opportunità di impiego.

È importante capire come il Covid ci dia la possibilità di immaginare nuovi e migliori modi di organizzare le nostre società. Non è affatto possibile tornare ai modelli sociali ed economici pre-pandemia.

Intanto, noi siamo chiamati a darci degli obiettivi chiave da qui ai prossimi 5 anni con il rilancio dell’economia.
Partendo dallo sviluppo delle rinnovabili, alla riduzione dei consumi di energia, la mitigazione climatica attraverso l’economia circolare e la mobilità sostenibile, puntando sulla rigenerazione urbana.

Ma attenzione, è del tutto errato immaginare che ogni misura ambientale rappresenti solo un costo economico. In realtà per ridurre i costi crescenti generati dalla crisi climatica, sono necessarie misure ambientali efficaci. Queste misure rappresentano già oggi una formidabile leva di nuovo sviluppo sostenibile, con importanti ricadute in termini di nuova occupazione.
L’ Economia verde (che significa sostenibilità ambientale, economia circolare, gestione accorta delle risorse e riduzione degli sprechi), si pone infatti come uno dei maggiori bacini occupazionali per i prossimi anni.

Luigi Novello
RESP NAZIONALE UDC
UFFICIO AMBIENTE

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