Manovra: Binetti (Udc), ci prepariamo a migliorarla con i nostri emendamenti

Manovra: Binetti (Udc), ci prepariamo a migliorarla con i nostri emendamenti

Fragili restano fragili, a famiglie, giovani e malati meno di quanto giusto

(DIRE) Roma, 13 nov. – “Con la legge di Bilancio appena approdata in Senato sono emerse molte domande indispensabili per chi vorrebbe offrire risposte adeguate ai bisogni percepiti dalla gente in fatto di lavoro e salute, di famiglia e istruzione; di ricerca e sviluppo; di contrasto efficace alla povertà e di nuove opportunità per i giovani e per le donne. Alcune cose interessanti ci sono, ma in un quadro di priorità non sempre facilmente condivisibile. Per cominciare: nessuna certezza sul famoso assegno unico per le famiglie; si discute ancora quanto possa e debba essere in rapporto agli Indici ISEE, ma su cui le famiglie vorrebbero poter contare fin da subito. Era stato promesso l’anno scorso; ma è stata una promessa non mantenuta. C’è poi l’attenzione al lavoro e alle sue contraddizioni con il RdC. Fa notizia sapere quanti siano stati i casi fraudolenti di chi lo ha percepito senza avere diritto. Fa notizia anche il caso dei giovani che hanno rifiutato il lavoro offerto per non perdere il RdC. Ma non fa abbastanza notizia quanti siano i giovani che invece desiderano davvero lavorare e mettersi in gioco, eppure non trovano lavoro, perchè gli imprenditori non ricevono sufficienti incentivi ad assumerli. Tanti potenziali datori di lavoro si lamentano perché non trovano le competenze necessarie per affrontare la famosa transizione digitale che comporterebbe una vera e propria evoluzione tecnologica. Ma in questi anni di lockdown e di RdC nessuno ha proposto loro sufficienti opportunità di formazione in vista delle esigenze emergenti. Ancora più difficile la situazione delle persone giovani con disabilità: avrebbero bisogno di lavorare anche sul piano strettamente socio-terapeutico. Ma le aziende preferiscono pagare una multa piuttosto che caricarsi dell’onere del loro inserimento professionale. Insomma le Classi fragili: famiglie numerose, giovani e giovani con disabilità, continuano a restare nella periferia degli interessi governativi”. Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, UDC, che continua: “Ma ci sono anche altre vistose lacune in questa legge di bilancio, che risultano evidenti ad un primo sguardo. Pochissime le risorse per creare reti di cure palliative, Hospice e Centri per la cura contro il dolore. Una lacuna drammatica se si tiene conto che la camera sta lavorando a tambur battente, con accelerate improvvise, alla legge sull’eutanasia, facendo riferimento alla famosa sentenza della Consulta. Ora la famosa sentenza nota come sentenza Cappato pone come condizione vincolante il ricorso alle cure palliative e non parla mai di eutanasia. Ora invece si vuol fare una legge sull’eutanasia, sulla scia del Referendum sull’eutanasia, e sulla liberalizzazione dell’omicidio del consenziente, senza neppure intervenire per un miglioramento radicale della rete delle Cure palliative per l’adulto e per i bambini. Senza investire nei centri per la cura contro il dolore, dando per assodata la volontà di morte del paziente e cercando solo di assecondarla, senza offrire alternative valide ed efficaci. Interverremo sulla legge di bilancio con le nostre proposte, sempre a partire dalla tutela della vita dalla nascita fino alla morte naturale”. (Com/Pol/Dire) 15:45 13-11-21 NNNN

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Source: News UDC Italia

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