Vaccino: Binetti (Udc), su fragili vaso di Pandora appena scoperchiato

Vaccino: Binetti (Udc), su fragili vaso di Pandora appena scoperchiato

(DIRE) Roma, 25 mar. – “Anche oggi al centro del dibattito sociale ci sono sempre loro: le persone piu’ fragili. Il problema comincia, o per meglio dire si complica, quando si cerca di definire chi sono oggi le persone piu’ fragili; anche in merito al tema dei vaccini e della possibilita’ piu’ o meno concreta di accedere a questo servizio, diventato emblematicamente segno concreto di solidarieta’ universale. Il criterio guida fissato dal Ministero, con il commissario impegnato a farlo rispettare, e’ quello dell’eta’; e su questo non ci sono dubbi. Il parametro dell’eta’ non si presta a manipolazioni di sorta, come tutti i parametri strettamente quantitativi. Definito da tre numeri ben precisi: anno, mese e giorno, non si puo’ proprio barare, anche se in alcune regioni gli ultraottantenni sono stati scavalcate da persone con qualche decina di anni in meno. Evidentemente qualche funzionario o addetto alle prenotazioni non sapeva far di conto. Ma i problemi nascono quando la fragilita’ si impone all’attenzione di tutti come relazione di cura indispensabile e improcrastinabile, e il criterio qualitativo non e’ piu’ cosi’ certo e determinato, da poter essere assunto come parametro inequivocabile”. Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, UDC. “E la domanda rimbalza di ASL in ASL- sottolinea- di Regione in Regione: chi sono oggi i fragili. Sono coloro che hanno patologie croniche, come malattie cardio-respiratorie, tumori, insufficienza renale, oppure sono diabetici, o presentano altre malattie su base auto-immunitaria, che definiscono un arco vastissimo di quadri spesso sfumati, ma fortemente limitanti. O sono coloro che hanno malattie rare e spesso rarissime, tanto da non avere neppure farmaci specifici per poterle controllare. Persone con gravi disabilita’, spesso conseguenza di malattie neurodegenerative, che ne limitano le possibilita’ che condizionano la loro autonomia. Difficile dire chi siano i fragili oggi: tutti i malati lo sono e tutti hanno dei fattori di rischio piu’ o meno compromettenti. Comprese le persone la cui fragilita’ e’ connotata da un disturbo psicologico grave: sono depressi, ansiosi, in preda a idee fisse, spesso ai limiti con forme di paranoia. Tutti sono fragili a modo loro. E poi ci sono i piu’ poveri, coloro che vivono senza fissa dimora, in condizioni igieniche del tutto precarie, malnutriti. Anche loro sono fragili”. “E’ il vaso di Pandora che la attuale pandemia ha spalancato, mostrando a tutti quanto sia fragile la stessa condizione umana; quanto sia difficile fare una scala di gravita’ tra le fragilita’ e come sia urgente vaccinare tutti il prima possibile e con i migliori vaccini possibili. Non si puo’ scatenare una guerra tra poveri; non si puo’ obbligare le persone a dover lottare per mostrare di essere piu’ fragili degli altri. Il diritto al vaccino- continua BINETTI- appare sempre piu’ come uno di quei diritti universali, in perfetta sintonia con il diritto alle cure, soprattutto quando si tratta di cure salvavita. Ma per questo serve un approccio di tipo solidale, in cui nessuno si senta escluso; ne’ tanto meno vittima di prevaricazioni, perche’ questa e’ l’esperienza a cui e’ esposto proprio chi e’ piu’ fragile degli altri. La sua prima espressione di fragilita’ e’ proprio quella di non poter far valere i suoi diritti”. “La maggiore fragilita’ e’ quella di percepire un clima di ostilita’, in cui si e’ esposti all’arbitrarieta’ di qualcuno che riesce a far valere i suoi diritti piu’ dei tuoi legittimi diritti. Ma questo accade non solo sul piano individuale; investe anche l’approccio di alcuni governi, che massacrano la fragilita’ di altri stati, prendendo per se’ cio’ che sarebbe diritto di altri. E la vera guerra sulla discriminazione tra vaccini e’ proprio a livello centrale; quando ci si chiede dove siano finite milioni di dose di vaccini, perche’ i conti non tornano tra vaccini prodotti e vaccini somministrati, mente il virus continua a correre e a mietere vittime. Ed e’ questo il livello politico, strategico, a cui oggi il Governo Draghi dovra’ intervenire in Europa e a colloquio con gli USA, perche’ davvero molti conti non tornano e sono sempre i piu’ fragili a pagare il conto piu’ alto”, termina la senatrice. (Com/Sor/ Dire) 13:23 25-03-21 NNNN

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