Violenza su donne: Binetti (Udc), l’antidoto è nella leadership femminile

‘Rende cattivo servizio chi dice che sfida è solo professionale, conta anche l’ambito famigliare’ Roma, 25 nov. (Adnkronos) – “La violenza sulle donne si combatte con una parola d’ordine: cultura. Cultura per guardare al futuro in termini di autonomia. Insomma, leadership femminile come antidoto a ogni violenza”. Così all’Adnkronos la senatrice dell’UDC Paola Binetti, che in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, racconta le sue tante battaglie per e con le donne. ‘La leadership femminile’ è anche il titolo del suo ultimo libro, in uscita l’11 dicembre, dove sottolinea come per essere leader non basta scalare vette professionali che sono spesso declinate solo al maschile. “La leadership professionale deve andare di pari passo con quella famigliare”, sottolinea Binetti, “perchè ha reso un cattivo servizio chi continua a dire che la sfida sia solo professionale”. “La sfida oggi – prosegue la senatrice – è cosa offro in termini di cultura alle donne, già dalla costruzione della propria identità personale. Una delle principali barriere è la conclamata ignoranza in ambito economico: parliamo di micro-economia del quotidiano. C’è una mancanza di riconoscimento di competenza economica della donna in ambito familiare, e sono in molte a non avere una prospettiva pur disponendo di bancomat o carte di credito. La barriera da abbattere allora è educare le donne a pensare al futuro in termini di autonomia e di investimento, a guardare in prospettiva, rivendicando inoltre il diritto al dissenso, anche garbato”.Indispensabile solidarietà femminile – In uscita l’11 dicembre libro della senatrice sul tema (Adnkronos) – Emblematica l’immagine della copertina del suo libro, scelta dalla senatrice Binetti del suo libro in uscita sulla leadership femminile (La leadership femminile, modelli e qualità oltre le quote rosa – Edizioni Magi). Delle barchette fragili rappresentate con la leggerezza dell’arte dell’origami su sfondo rosa. Fragili ma in flotta, perchè un altro antidoto alla violenza “è la solidarietà tra donne”, conclude. “Se per entrare nella famosa stanza dei bottoni – è scritto nella descrizione del libro – si richiederà a una donna di sacrificare alcuni aspetti della sua personalità, per esempio la dimensione affettiva e familiare, potrebbe essere difficile ottenere il suo consenso. Perché le donne non sono più disposte a rinunciare a una qualche parte di sé. Vogliono decidere le loro priorità e viverle liberamente, sul fronte della vita privata, famigliare e su quello socio-professionale, con la flessibilità necessaria, senza sensi di colpa e senza sentirsi eroiche”.

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Source: News UDC Italia

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