Coronavirus: Binetti (Udc), pandemia continua ma governo miope e frammentato

(DIRE) Roma, 17 ott. – “Sono tanti i livelli di fake news che si rincorrono in questi giorni e il piu’ insidioso di tutti e’ quello che sembra promettere agli italiani e al mondo intero un vaccino efficace a scadenza ravvicinata. Per qualcuno gia’ a novembre, per qualcun altro entro l’anno. Su tutti pero’ arriva la voce autorevole di Guido Rasi, direttore dell’Agenzia europea del farmaco -EMA-, il quale afferma che e’ praticamente impossibile che ci sia un vaccino entro 2020, mentre potrebbero essere disponibili gli anticorpi monoclonali. E aggiunge in modo inequivocabile che l’arrivo del vaccino e’ solo l’inizio della fine della pandemia, non e’ la fine. Il che significa che solo un anno dopo che avremo a disposizione il vaccino vedremo la pandemia diminuire in maniera importante. E in quanto alla competizione tra i vaccini: quale arrivera’ prima, Rasi conferma che ce ne saranno piu’ di uno, anzi due sono gia’ in fase di pre-osservazione, la cosiddetta rolling review, e nella prossima settimana dovrebbe arrivarne un terzo. Non a brevissimo termine quindi ma nel 2021 potrebbero esserci tre vaccini approvati dall’Ema. Sempre che tutto vada bene, perche’ -ha aggiunto- ogni piccolo intoppo e’ dietro l’angolo. La prudenza di Guido Rasi e’ dettata dalla consapevolezza che qualunque vaccino anti-Covid andra’ approvato dall’Agenzia europea del Farmaco, che lui presiede; mentre il suo ottimismo e’ affidato all’eccellenza degli studi che si stanno facendo in diversi laboratori, piu’ di uno! E la naturale competitivita’ si sta convertendo in collaborazione e in un confronto rigoroso sui risultati che ciascuno di loro potra’ garantire. Ma il fatto vero e’ che la sua tempistica prevede almeno un altro anno prima di poter dichiarare sconfitto il virus. Ed e’ questa la prospettiva che sembra mancare al nostro governo, che mentre firma DPCM a spron battuto, deve riconoscere che sono gia’ superati, nel momento stesso della loro pubblicazione in Gazzetta.” Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, UDC, sa sempre in Commissione Sanita’. “Colpisce la miopia di questo governo, che prende decisioni a brevissima scadenza, osservando mese per mese l’andamento del Virus e ignorando quegli algoritmi, frutto di scienza ed esperienza, che rendevano ampiamente prevedibile la nuova ondata di contagi in autunno. Il che genera incertezza in tutta la popolazione, dai piu’ piccoli agli anziani. Dalle scuole alle RSA, dagli ospedali alla medicina territoriale. Come se stesse correndo sempre e solo una gara di 100 metri e non una lunga maratona di oltre 42 Km. La percezione del tempo in cui il virus sara’ ancora cosi’ attivamente presente tra di noi impone scelte radicalmente diverse. Stiamo per votare un prolungamento dell’emergenza fino al 15 novembre, scadenza gia’ superata dai fatti. Abbiamo votato il decreto di agosto a meta’ ottobre… con un ritardo cronico che comincia a convertirsi in fattore di angoscia pesante per la gente, perche’ incrina la sua fiducia nei decisori politici e nelle loro decisioni. La scuola, il mondo del lavoro, la stessa sanita’, le politiche sociali, hanno bisogno di uno sguardo piu’ lungo di quanto non sia accaduto finora. L’emergenza sanita’ va trattata come una forma cronica, destinata a durare almeno altri 12 mesi prima di poterla considerare conclusa e non come episodi acuti che si ripetono a sorpresa, spiazzando malati e familiari; studenti e commercianti; imprenditori e sportivi. Sappiamo che il vaccino non arrivera’ prima della primavera; sappiamo che i contagi dureranno almeno per altri 6 mesi dopo l’entrata in funzione del vaccino. E allora cominciamo a ragionare con un’ottica che abbraccia almeno altri 12 mesi, senza ingannarci con false soluzioni e stucchevoli speranze che si rivelano di giorno in giorno illusioni. Se il governo chiede ai cittadini serieta’ nell’applicazione delle indicazioni, il Paese ha il diritto di chiedere serieta’ al governo!”

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Source: News UDC Italia

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