Referendum: Binetti (Udc), nuova spinta per una migliore legge elettorale

Referendum: Binetti (Udc), nuova spinta per una migliore legge elettorale

(DIRE) Roma, 22 set. – “Contro ogni legittima attesa, per cui avevamo cercato di approfondire le ragioni del No come ragioni del cambiamento positivo, ha vinto il fronte del Si, in cui se cambiamento ci sara’, il rischio e’ che si tratti solo di un cambiamento quantitativo. Un terzo di parlamentari in meno, in vista di una economia, contraddetta dalla prassi a Cinquestelle, per cui si moltiplicheranno comitati e commissioni di natura pseudo-scientifica. I nodi da sciogliere a questo punto sono veramente tanti, a cominciare dalla legge elettorale, che il M5S in modo arrogante e supponente, come al solito, intende far passare a suo uso e consumo. Eppure i veri sconfitti di questa tornata elettorale sono proprio i grillini, che hanno perso alla grande in tutte le regioni in cui si sono presentati, consumando rapidamente il consenso che solo 30 mesi fa ne aveva fatto il partito piu’ votato di tutti. Triste ago della bilancia in un parlamento in crisi perenne e in un governo sempre ai limiti della demagogia e del populismo”. Lo afferma la senatrice Paola Binetti, UDC. “Oggi il M5S sui territori conta francamente molto meno del Pd, della Lega e dei FdI- continua la senatrice- conta piu’ o meno come Forza Italia, che ha mantenuto la sua posizione. La vittoria del Si che Di Maio sembra ascrivere solo a se stesso e invece da condividere con Zingaretti e con Salvini, gli alleati di oggi e quelli di ieri, che hanno notevolmente migliorato la loro performance. E soprattutto con una Giorgia Meloni in forma smagliante, proiettata in una posizione di leadership, che in questo momento ne fa la donna piu’ potente in Parlamento. Tutti i leader per il Si, destra e sinistra, avrebbe dovuto essere un messaggio forte, in grado di far capire alla gente che era una posizione di vertice, di casta si potrebbe dire, e di controllo dell’elettorato, piu’ di quanto non sembrasse la pseudo-giustificazione di natura economico-populista. Ma molti di noi continuano a restare fedeli al No, come ad una opzione che con il suo 30% ha raggiunto in ogni caso la parte piu’ critica e innovativa del Paese. E’ sulla nuova legge elettorale che si concentreranno ora le nostre energie, per evitare che diventi una ennesima occasione di demagogia spicciola. Resta il tema della rappresentanza delle piccole regione, la scelta stessa dei candidati da mettere in lista, la loro posizione. Restano tutti i regolamenti parlamentari da rivedere, dal momento che con un terzo di parlamentari in meno, molte commissioni speciali salteranno e la dinamica nelle commissioni permanenti cambiera’ in qualche modo. Ma resta soprattutto la grande lezione del rispetto delle funzioni del Parlamento, che non puo’ essere soffocato da un governo invadente che si muove a colpi di DPCM e quindi di Fiducia imposta, soprattutto alla propria maggioranza. Resta il valore di una democrazia a cui restituire smalto e credibilita’, grazie anche alla coerenza e alla efficienza dei suoi parlamentari nei prossimi 30 mesi. Siamo davvero a meta’ di una legislatura ferita dalla pandemia, ma anche da una ennesima ondata di fango e veleno sparso sull’organi che piu’ di ogni altro definisce l’assetto democratico di un Paese: il sui Parlamento. E su questo lavoreremo da qui in avanti…”, termina Binetti. (Com/Sor/ Dire

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Source: News UDC Italia

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