Dl Agosto: Binetti (Udc), contraddizioni del governo

Dl Agosto: Binetti (Udc), contraddizioni del governo

(DIRE) Roma, 24 ago. – “Questo governo sembra assumere di volta in volta, su ogni problema, atteggiamenti sempre piu’ contraddittori. Ormai all’inizio della ripresa dei lavori, dopo la pausa estiva, ci sono almeno due punti chiave su cui e’ bene fare chiarezza: salute e istruzione. Nel primo caso, la cura della salute, si nota un approccio sempre piu’ orientato alla prevenzione con la moltiplicazione dei tamponi e de relativi test sierologici. Si da’ notizia pubblica dei contagi, monitorandoli uno ad uno e si cerca di intervenire in ogni modo per evitare che i giovani, incoscientemente, restino vittime del Covid-19 e diventino a loro volta fonti di contagio per gli altri. Con tutt’altra leggerezza, ai limiti dell’indifferenza, e’ stata trattata invece la questione dell’aborto farmacologico e le linee guida appena emanate sono state tacciate da fonti autorevoli come incostituzionali. In ogni caso sono apparse in evidente contraddizione con la legge 194, di cui comunque sono una applicazione distorta. Sembra che sulla vita nascente il Ministro non abbia nulla da dire, se non pubblicare una sorta di liberatoria, sul modello Fai-da-te. Come se ci fossero vite di serie A e vite di serie B. Per le prime non si risparmiano sforzi, per le seconde, vale il criterio quanto piu’ in fretta meglio! Anche se cosi’ facendo si corre il rischio di aggravare pesantemente la condizione della madre e del bambino, dando una pessima lezione di salute individuale e di salute pubblica. Il messaggio che passa infatti sembra suonare banalizzare del tutto l’aborto, il suo significato e il modo di farlo”. Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, UDC, che continua: “Sembra che le disposizioni del ministero della salute sull’uso della Ru486 abbiano segnato il superamento di una linea rossa; quella che l’episcopato italiano, come ha ribadito Bassetti, presidente della CEI, al Meeting, aveva tracciato per indicare il limite massimo della tollerabilita’. In questa occasione la Chiesa italiana e’ intervenuta entrando nella scelta politica del ministro, per criticarla pesantemente, come da tempo non si vedeva e non si sentiva. I vescovi italiani avevano per lo piu’ accettato, forse subito, la chiusura delle Chiese nel tempo del lockdown. E oggi possiamo affermare che in nessun posto piu’ che nelle chiese italiane si vede un contingentamento dei posti cosi’ rigoroso; l’obbligo assoluto di mascherina, i dispenser di gel igienizzante all’ingresso della chiesa. Matrimoni, battesimi e prime comunioni sono strettamente riservati agli interessati. Mentre in compenso, oltre alle discoteche, anche le feste dell’Unita’ o le Convention del M5S lasciano molto perplessi per le immagini di assembramento che la stessa TV ci restituisce ogni sera. Sono oltre 100 le scuole paritarie, che nella impossibilita’ di far fronte a tutte le richieste hanno dovuto chiudere, mentre l’Azzolina di sera in sera cambiava indicazioni e protocolli, lasciando confusi e preoccupati dirigenti scolastici e docenti, ma soprattutto le famiglie degli studenti. Nella disparita’ dei trattamenti, che pure ha ferito in profondita’ la scuola cattolica, solo all’ultimo momento la ministra ha parlato di possibile uso di spazi reperibili nelle scuole paritarie, come una gentile concessione, che nega nei fatti la dignita’ e la tradizione di molte scuole paritarie, che hanno ampiamente anticipato la scuola statale su tanti punti. Il governo Conte-bis si conferma ogni volta di piu’ incapace di mantenere una linea ferma, che sia rispettosa delle prerogative democratiche del paese, soprattutto se riguardano l’universo cattolico con le sue esigenze piu’ che legittime”. (Com/Vid/ Dire) 13:41 24-08-20 NNNN

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Source: News UDC Italia

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