Dl Rilancio: Binetti (Udc), al Senato si potrebbe fare molto ma blinderanno testo

Dl Rilancio: Binetti (Udc), al Senato si potrebbe fare molto ma blinderanno testo

(DIRE) Roma, 10 lug. – “Concluso il passaggio alla Camera il Decreto Rilancia Italia approda in Senato la prossima settimana, con un passaggio lampo nelle varie commissioni e poi di corsa in Aula super-blindato per la Fiducia. Eppure tra i tanti margini positivi di intervento che potrebbero migliorare l’impostazione di alcuni passaggi chiave, il maggiore, il piu’ significativo, potrebbe essere proprio quello di restituire al Paese il suo assetto democratico proprio. Quello di un sistema bicamerale, perfetto quanto basta, con una adeguata suddivisione dei tre poteri classici: legislativo, esecutivo e giudiziario. Da anni assistiamo ad una magistratura che a colpi di sentenze funge da regolatore, o piu’ spesso da sregolatore, della vita democratica del paese; c’e’ un esecutivo bulimico che non si limita a governare, ma vuole legiferare, assumendosi il doppio ruolo di far la legge, qualsiasi sia, di imporne l’approvazione a base di fiducia, e di individuare nello strumento del decreto anche l’orologio che marca il tempo di quando e come un provvedimento debba essere approvato, dopo aver gia’ cominciato ad applicarlo. E’ la babele democratica, ormai assai poco democratica di questo Paese a segnarne il declino, assai piu’ delle immense difficolta’ economico-finanziarie in cui si dibatte. E’ questa una forma di corruzione intrinseca al sistema, che va scippando di volta in volta le prerogative degli altri interlocutori. Il passaggio del Decreto Rilancio al Senato necessiterebbe almeno di tre interventi strutturali, sui tre assi portanti del Paese: l’istruzione, con ricerca, il lavoro per le nuove generazioni, la salute per anziani e pazienti cronici, in cui si includono le persone con disabilita’, le malattie rare, ecc. La Camera ha fatto alcune cose interessanti, certamente necessarie, ma non sufficienti.” Lo afferma Paola Binetti, UDC, che continua: “Da tempo per il sistema della Istruzione pubblica chiediamo un rafforzamento della integrazione-interazione della scuola statale con quella paritaria, assumendo come punto di riferimento il costo standard per ogni studente, dovunque voglia frequentare! Per i giovani chiediamo un passaggio radicale dal reddito di cittadinanza alle opportunita’ professionali. Consideriamo il reddito senza lavoro una delle cose peggiori di questo governo, proprio perche’ incapace di mobilitare la creativita’, la passione e le energie delle nuove generazioni. E nel campo della sanita’, lo stra-noto capovolgimento della piramide demografica impone scelte di sistema radicalmente diverse, che pongano il Piano per la cronicita’ e per la disabilita’, accanto al mai concluso Piano nazionale per le malattie rare, tra le priorita’ assolute del SSN. Non a parole, ma nei fatti, assumendo i livelli essenziali di assistenza Socio-sanitaria (LEASS) come le vere emergenze del Paese. Non se ne fara’ nulla! Peccato perche’ sara’ una ulteriore opportunita’ sprecata! “

Source: News UDC Italia

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