Scuola: Binetti (Udc), Azzolina tuteli realmente paritarie
Scuola: Binetti (Udc), Azzolina tuteli realmente paritarie
(DIRE) Roma, 7 mag. – “Il dibattito sulle scuole paritarie va guadagnando sempre piu’ spazio nell’opinione pubblica, anche dopo l’intervento della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in Parlamento. In quella occasione la ministra ha affermato: ‘Colgo l’occasione per ricordare la funzione che le scuole paritarie svolgono nella societa’ e nell’ambito dell’istruzione, quale parte integrante del sistema nazionale di istruzione, secondo quanto previsto dalle Legge 62/2000. Norme per la parita’ scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione”, che all’articolo 3 recita esattamente: ‘Alle scuole paritarie e’ assicurata piena liberta’ per quanto concerne l’orientamento culturale e l’indirizzo pedagogico-didattico. L’insegnamento e’ improntato ai princípi di liberta’ stabiliti dalla Costituzione’. Ora, la liberta’ riconosciuta dalla norma e’ tale solo se di fatto e’ esigibile nella concretezza della vita ordinaria. Attualmente pero’ per ogni allievo il ministero prevede un budget 591 euro, somma di gran unga inferiore a quanto costa ogni studente che frequenta la scuola statale”. Lo dice Paola BINETTI, senatrice dell’Udc. Poi, prosegue: “La ministra ha affermato di aver predisposto proprio in questi giorni, con un suo decreto, un contributo per le scuole paritarie pari a 512 mln di euro, che suddivisi per i 900.000 allievi che frequentano oltre 12.00 scuole paritarie, fanno all’incirca 590 euro a studente. Cifra radicalmente insufficiente a coprire i costi sostenuti dalle varie scuole per garantire agli studenti e alle famiglie la qualita’ di un percorso formativo di eccellenza, per cui i genitori sono obbligati ad intervenire per ripianare il deficit strutturale tipico delle scuole paritarie”. Per BINETTI “in questo periodo di impoverimento dell’intero Paese, con un Pil destinato a scendere di molti punti, mentre innumerevoli famiglie sono esposte al rischio disoccupazione o nel migliore dei casi di sotto-occupazione, la vita e la liberta’ delle scuole paritarie appare seriamente compromessa. Diventa allora urgente ripensare nell’ambito delle misure in studio per ovviare alla fase di recessione che si va profilando all’orizzonte contemplare anche misure molto piu’ serie a tutela della liberta’ educativa dei genitori, a garanzia dei posti di lavoro delle migliaia di insegnanti e del personale ausiliare attivo nelle scuole paritarie. D’altra parte se i 900 mila studenti di queste scuole si riversassero nel sistema statale avremmo una crescita esponenziale dei costi per studente, una carenza di spazi fisici disponibili per loro in un momento emergenziale come quello che stiamo vivendo in cui la distanza sociale e’ un fondamentale fattore di prevenzione e di precauzione”. Infine, spiega: “Per questo abbiamo presentato al governo una serie di richieste specifiche, formulate come emendamenti che attendono di essere valutati e approvati anche a garanzia di liberta’ costituzionali, ribadite dalla legge 61/2000 e mai pero’ pienamente attuate. Chiediamo la detrazione delle rette pagate in tempi di covid-19, oltre a un fondo straordinario per il comparto 0-6 anni; un fondo straordinario per scontare le rette che i genitori in questo frangente non sono in grado di pagare. Ma come prima forma di giustizia chiediamo che venga stabilito un costo standard per ogni studente, qualunque sia la scuola che frequenta e che su questa base si fissino i contributi alla scuola paritaria, sempre dopo averne verificati i requisiti di qualita’ come previsto dalla stessa legge 61/2000”. (Com/Anb/ Dire) 12:10 07-05-20 NNNN
Source: News UDC Italia