Sanità: Binetti (Udc), stop scollamento iscritti medicina – borse specializzandi

Sanità: Binetti (Udc), stop scollamento iscritti medicina – borse specializzandi

(DIRE) Roma, 9 dic. – “Il ministro Speranza ha affermato che battersi contro la precarieta’ del lavoro e’ sempre giusto, tanto piu’ se si parla di persone che lavorano in campo sanitario e per questo ha presentato un emendamento che consentira’ a molte persone di uscire finalmente dalla precarieta’. E’ una buona notizia che merita il giusto consenso, ma che evita di affrontare uno dei nodi piu’ drammatici dell’organizzazione del mondo sanitario fin dalle sue prime battute. Mi riferisco allo scollamento tra numero di iscritti alla facolta’ di medicina e numero di borse per le scuole di specializzazione. Due indicatori che dipendono esclusivamente dalla volonta’ di due ministri: MIUR e Sanita’ e che non dovrebbe essere difficile far coincidere. Per quanto il numero delle borse aumenti, e negli ultimi anni pur nella alternanza di governi diversi, sono state comunque raddoppiate finche’ non coincideranno con il numero degli iscritti ci sara’ sempre e comunque una coorte di disoccupati a di cui si allunga surrettiziamente la durata del periodo degli studi, ritardandone l’inserimento nel mondo professionale”. Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, UDC. “Oggi senza specializzazione non si ha accesso ai concorsi pubblici- ricorda- e i progressi clinici e tecno-scientifici in medicina sono di tale portata che il corso di laurea non puo’ assolutamente soddisfarli. Occorre considerare il curriculum dello studente che si iscrive a medicina come un ciclo unico di dieci anni: di cui sei per il corso di base e quattro (o cinque) per la laurea magistrale, specialistica. Ogni studente quando si immatricola deve avere la certezza che completera’ il suo corso di studi con la specializzazione, nell’arco di 10-11 anni. Non di piu’, tanto piu’ se l’allungamento dei tempi e’ dovuto ad una erronea programmazione ministeriale. In una universita’ come quella attuale in cui nelle diverse facolta’ si laurea non piu’ del 60% degli studenti e di questi meno del 40% in corso, la facolta’ di medicina rappresenta una felice eccezione. Si laurea in media oltre il 94% degli iscritti e almeno un 90% lo fa in corso. Ma su di loro gravita una precarizzazione dovuta al mancato coordinamento tra i decisori che si occupano del numero degli iscritti e i decisori che stanziano le borse, con un gap che si protrae da decine di anni! e che sarebbe ora di sanare in radice”, termina BINETTI. (Com/Sor/ Dire)

Source: News UDC Italia

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