Famiglia: Binetti (Udc), vanno in piazza contro ddl Pillon ma non serve

Famiglia: Binetti (Udc), vanno in piazza contro ddl Pillon ma non serve

(DIRE) Roma, 9 nov. – “Tutti in piazza domani per protestare contro il disegno di legge Pillon: perfino il sindaco di Torino a Cinque stelle scendera’ tra la folla dei manifestanti a dire che questo disegno di legge proprio non va. Ma se c’e’ un fatto che decisamente non e’ accettabile e’ l’attuale prassi nella gestione delle separazioni, con tempi lunghissimi che esasperano gli animi della coppia e aumentano il disagio dei minori”. Lo afferma la senatrice UDC, Paola Binetti, anche lei presentatrice con il senatore De Poli di un ddl sull’affido. “Difficile dire- continua- se tutto cio’ sia da attribuire all’attuale normativa sull’affido condiviso, che risale ad oltre dieci anni in un clima ben diverso per le famiglie; quanto invece sia da mettere in conto ad una magistratura da tempi biblici, come la nostra, ripetutamente sanzionata anche dalla Corte europea dei diritti umani per le sue insopportabili lungaggini. Di certo c’e’ che davanti ad una crisi sempre piu’ evidente della famiglia, davanti ai divorzi brevi, anzi brevissimi, che molte coppie scelgono e davanti all’aumento esponenziale delle coppie di fatto, o comunque delle unioni civili, la legge sull’affido richiede una revisione sostanziale”. La senatrice centrista osserva ceh “qualcuno pero’ si oppone a questa revisione, senza offrire proposte alternative concrete e senza fare una analisi critica puntuale di una proposta di legge che comunque dovra’ confluire in un testo unico che tenga conto anche delle altre proposte di legge finora pervenute e poi dovra’ fare i conti con gli emendamenti che sicuramente arriveranno”.”Manifestare cosi’ vistosamente ora contro un ddl che non ha ancora neppure lo status di una proposta di base condivisa dalla maggioranza- avverte Binetti- sembra piu’ una contestazione politica contro il governo e un regolamento di conti dentro il governo stesso. Della proposta Pillon ci sembra assolutamente parziale e velleitario pensare ad un affido a step, tra madre e padre, in parti uguali e a costi uguali. Viceversa riteniamo positiva la mediazione della relazione di accompagnamento, perche’ i genitori mantengano sempre in evidenza il punto di maggiore interesse del minore, rinunziando a vendette personali, a ricatti e manipolazioni. La lotta alle fake news, che spesso circolano nella coppia, e’ uno dei compiti piu’ delicati del magistrato e una buona mediazione potrebbe essere molto utile per mantenere aderenza ai fatti e garantire la tutela primaria dell’interesse del figlio. Va invece contro questo evidente interesse del bambino lo spartire i tempi sulla base dei ritmi imposti ai genitori dalla rigidita’ della legge”. “E va contro- conclude la parlamentare Udc- un evidente buon senso il fatto che i genitori debbano spartirsi le spese del figlio, utilizzando come unico parametro la permanenza presso di loro. Spese sanitarie, attivita’ scolastiche, viaggi, sport, sono solo alcune tra le voci che non possono essere misurate con l’hic et nunc. Ok quindi ad una seria revisione della legge attuale e della proposta Pillon, purche’ ci si ricordi che non c’e’ solo la sua e purche’ si lasci al Parlamento, il Senato in questa fase, il diritto di intervenire per migliorare il testo, evitando da parte di tutti forme di ostruzionismo, ambigue e aggressive. Per questo potrebbe essere utile e conveniente che il relatore non coincidesse con il presentatore della legge, tanto per evitare potenziali conflitti d’interesse”.

Source: News UDC Italia

Potrebbe piacerti anche