Famiglia: Binetti (Udc), non sparate su Fontana

Famiglia: Binetti (Udc), non sparate su Fontana

Roma, 3 giu. – “Una antica affermazione diceva: fatta l’Italia facciamo gli italiani… in che tradotto in termini piu’ attuali potrebbe suonare cosi’: fatto il governo, facciamo i ministri… Ossia dopo aver tenuto sulla graticola Salvini e Di Maio, per analizzarne tutte le azioni e le reazioni, comprese le contro reazioni; dopo aver spulciato nel curriculum di Conte tutti i punti e tutte le virgole, ora e’ arrivato il turno dei ministri, di quelli che hanno gia’ giurato e di quelli che lo faranno in veste di viceministri e di sottosegretari nei prossimi giorni. A tutti tocca la propria dose di analisi, piu’ o meno oggettiva o acrimoniosa; un’analisi che portera’ a constatare una volta di piu’ che il re e’ nudo. Non stupisce in questa fase che al primo a cui e’ toccato questo trattamento sia stato Fontana, ministro della disabilita’ e della famiglia. La sua colpa piu’ grave e’ quella di aver ricordato che i bambini hanno bisogno di una madre e di un padre e che per questo da sempre il matrimonio e’ l’unione di un uomo e una donna, entrambi indispensabili per avere un figlio. Cosa del tutto lapalissiana”. Lo afferma la senatrice dell’Udc Paola BINETTI, che aggiunge: “D’altra parte la legge sulle unioni civili, non dimentichiamolo, e’ stata votata da un’ampia parte del parlamento che in buona fede ha creduto che si trattasse ‘semplicemente’ di riconoscere diritti individuali a persone che avevano deciso di vivere insieme. Dal dibattito parlamentare scaturi’ con chiarezza che la nuova unione non era un matrimonio e quindi non veniva definita come tale, e non riguardava l’asse genitoriale, per cui non si prevedeva la stepchild adoption”. BINETTI prosegue: “Non conosco il ministro Fontana, ma l’aggressione mediatica scattata nei suoi confronti non promette molto di buono. I temi eticamente sensibili non sono previsti dal programma di governo. Troppo distanti le reciproche posizioni, ha affermato Salvini, e quindi non se ne parlera’. Ma almeno che si tratti seriamente della pressione fiscale che schiaccia le famiglie; della difficolta’ di avere una famiglia numerosa. Il famoso inverno demografico, o se si preferisce la sindrome delle cure vuote, e’ legata anche al fatto che le coppie sposate non godono di nessuna agevolazione fiscale, a cominciare dalle rette per il nido e per l’asilo dei bambini; neppure per accedere ad una casa popolare decente. Le donne impegnate sul piano lavorativo quando arrivano al secondo o terzo figlio sperimentano sulla propria pelle come non sia possibile avere concrete tutele per la maternita’. Il riconoscimento delle unioni civili ha praticamente assorbito tutto il tempo, tutto l’interesse e tutte le risorse del governo Renzi e nessuna altra misura significativa e’ stata presa a favore delle famiglie”. BINETTI aggiunge: “Vogliamo capire che cosa fara’ realmente il ministro Fontana a loro vantaggio, anche per una sorta di pari opportunita’. Vogliamo capire anche perche’ famiglia e disabilita’ siano state poste nello stesso ministero, come se sulla famiglia gravasse una sorta di disabilita’ strutturale, stante l’indifferenza con cui e’ stata trattata dai precedenti governi. Ma la ragione probabilmente e’ che solo la famiglia finora si e’ presa cura di figli e genitori disabili, anziani o affetti da patologie croniche. Alla famiglia finora si e’ chiesto di fare da potente ammortizzatore sociale contando sulla sua inclinazione naturale alla relazione di cura. Noi vogliamo far riconoscere i diritti della famiglia, le agevolazioni concrete di cui ha bisogno per continuare a fare quello che ha sempre fatto: prendersi cura degli altri. E su questi punti valuteremo il alvoro del nuovo ministro, a cui facciamo comunque i migliori auguri”.

Source: News UDC Italia

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