Legge doppia laurea: Un’opportunità per gli studenti

Care amiche e amici,

Oggi in Senato ho promosso l’iniziativa ‘Legge doppia laurea: un’opportunità per gli studenti’. C’è stato un vero e proprio dialogo con gli studenti universitari. Abbiamo parlato dei problemi atavici delle nostre università. I ragazzi hanno proposto le loro soluzioni. Riportiamo al centro il sistema universitario, noi siamo con loro. Lo abbiamo fatto con i docenti universitari Stefania Basile, prorettore della facoltà di Medicina dell’Università La Sapienza di Roma, Eugenio Guglielmelli, prorettore della facoltà di Ingegneria del Campus Bio-medico della Capitale, e Maria Cinque, docente del dipartimento di Scienze umane dell’Università Lumsa.

(Agenzia Dire) – Medicina ed economia, giurisprudenza e psicologia, biologia e chimica. Da oggi studenti e studentesse non dovranno necessariamente scegliere un solo corso di laurea, ma potranno frequentarli entrambi, grazie alla legge sulla doppia laurea.  La legge, che permetterà a ciascuno studente di iscriversi contemporaneamente a due diversi corsi di laurea, magistrale o master, rappresenta “un’opportunità per i giovani. Vogliamo che dalla sintesi di saperi diversi emerga una capacità di considerare il lavoro come volano di sviluppo per l’intero Paese. Vogliamo che esca fuori una classe dirigente particolarmente brillante, capace di processi di sviluppo e innovazione”. Lo ha detto la senatrice e accademica Paola Binetti (Udc), in apertura di un convegno promosso dalla stessa senatrice e dedicato alla legge da poco pubblicata in Gazzetta ufficiale.  Organizzato al Senato, nella Sala Caduti di Nassirya, il convengo è stata un’occasione di dialogo tra accademici e studenti degli atenei romani. Stefania Basile, protettrice dell’universita Sapienza di Roma e docente della facoltà di Medicina, ha sottolineato l’aspetto innovativo della legge, che “rappresenta il nostro secolo, un secolo che rende necessaria l’individuazione di nuovi saperi, capaci di abbattere quelle linee di demarcazione che esistono tra scienze tecniche e umanistiche”. Ora però, è necessario “che la legge vada avanti e che vengano fatti buoni modelli attuativi. Il progetto è molto
ambizioso. Dobbiamo pensarlo come un raggiungimento di un percorso personale e professionale- ha aggiunto Basile- il nostro obiettivo è creare bravi professionisti, qualsiasi cosa facciano. Eugenio Guglielmelli, docente di ingegneria e protettore dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, ha evidenziato poi i nodi ancora da sciogliere. Tra tutti, quello del dottorato: non è ancora chiaro se potrà essere svolto anche in contemporanea rispetto ad un percorso di laurea. “Questa legge non deve essere fonte di confusione tra i saperi, ma offrire la possibilità di formarsi per risolvere sistemi complessi- ha aggiunto il docente- Spero che adesso la legge possa essere
oggetto di investimenti”. Anche Maria Cinque, docente dell’universita Lumsa di Roma, ha detto che c’è bisogno ora “di fare più chiarezza attraverso i decreti attuativi”, e ha auspicato che possa diventare un percorso “efficace e possibile”, aggiungendo che “occorrono adesso metodologie didattiche nuove e un orientamento efficace”.
Gli studenti in sala si sono detti entusiasti di questa opportunità. Riccardo, senatore accademico di Roma Tre, ha detto che “questa innovazione può portare allo svecchiamento delle nostre università”, mente Matteo, studente di Economia, ha spiegato che attualmente il suo percorso non prevede lo studio di materie come filosofia, un percorso che spera di integrare in futuro con i suoi studi economici.

 

Paola

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