Sanità: Binetti (Udc), nei tre decreti manca attenzione a disabilità

Sanità: Binetti (Udc), nei tre decreti manca attenzione a disabilità

SENATRICE UDC LANCIA APPELLO: DESTINARE PARTE FONDI A DISABILI (DIRE) Roma, 5 giu. – “In nessuno dei decreti – Cura Italia, Liquidita’ e Rilancio – si fa menzione al tema della disabilita’ in rapporto alla scuola, ai centri e alle reti di assistenza. I bambini e i ragazzi con disabilita’ sono stati ulteriormente marginalizzati e non ci sembra che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si stia rendendo responsabile di loro”. A parlarne alla Dire e’ la senatrice Paola Binetti che, anche in qualita’ di presidente dell’Intergruppo Parlamentare Malattie Rare, lancia un appello: “Adesso che si sta ancora discutendo su come investire i fondi, una parte significativa di questi venga destinata allo sviluppo di attivita’ didattiche e riabilitative per i bambini e i giovani con problematiche di questo tipo”. Per sopperire alla mancanza di attenzione, “abbiamo organizzato con le associazioni dei malati rari e di altre realta’ una serie di seminari per stimolare il confronto tra genitori, insegnanti e operatori. Iniziata la fase due e scattata l’ora X della riapertura dei confini regionali- prosegue Binetti- la domanda che si pone e’: Cosa accadra’ alle persone in condizioni di disagio? A quei bambini che a scuola, prima dello scoppio della pandemia, avevano gli insegnanti di sostegno e dopo, in quarantena, non sono stati in grado di usufruire nella maggioranza dei casi della didattica online? Cosa accadra’ a tutte le persone affette da una patologia rara che non hanno visto contemplata la loro specificita’? Le istituzioni sono lontane dalla disabilita’”. Questi minori con difficolta’ “non hanno potuto nemmeno frequentare i centri specializzati- ricorda la senatrice UDC- accumulando nel lockdown un ritardo ulteriore sullo sviluppo delle loro capacita’ e competenze. A settembre ancor di piu’, con una riapertura delle scuole che vedra’ banchi divisi da plexiglass. Il malessere vissuto dai piu’ piccoli in questi ultimi mesi ha visto esasperarsi da un lato un approccio di tipo depressivo e dall’altro un aumento di comportamenti aggressivi, violenti e difficili da trattare. Non vediamo alcuna progettazione chiara di cosa si fara’ per prendersi cura di loro”, conclude Binetti. (

Source: News UDC Italia

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