Roma, 23 feb. (askanews) – “Il Pnrr sarà uno strumento decisivo per rilanciare il ruolo della donna in tutti gli ambiti
professionali. Nell’agenda gender il ruolo della donna nel doppio binario della ricerca e della comunicazione è centrale. Lo ribadirò oggi in occasione del convegno ‘Donne, pandemia e divulgazione scientifica’ che si terrà alle 16 all’Istituto Don Sturzo. Occorre orientare le giovani donne a intraprendere studi scientifici senza timore verso le famose Facoltà Stem, in cui possono raccogliere molti e meritati successi. Ma allo stesso tempo tutta la nuova scienza della comunicazione, anche della comunicazione scientifica, presenta un volto declinabile al femminile. Da sempre le donne hanno rivelato un particolare talento nello spiegare e rendere comprensibili concetti e teorie
molto complesse in termini semplici e accessibili a tutti. Rendere la scienza più democratica aiuta a far crescere il
livello della competenza scientifica in tutto il Paese. Questa pandemia ha reso evidente come il decisore politico abbia fondato tutte le sue valutazioni su dati forniti dalla scienza. E allora cogliere il senso della decisione politica significa risalire alle scoperte della scienza in modo chiaro e completo. Solo così sarà più rapido assecondare le decisioni politiche con libertà interiore. Scienza e politica sono ognuna autonoma nel proprio stato, ma è la comunicazione che fa da ponte e da filtro, che unisce e distingue e che permette di avere sempre presente il
bene pubblico”. Lo afferma Paola Binetti, responsabile dell’Ufficio Pari Opportunità dell’Udc e presidente del Comitato scientifico ”Medicina e Frontiere’ che oggi pomeriggio interverrà al convegno ‘Donne, pandemia e divulgazione scientifica’ promosso dall’Istituto Don Sturzo.