Libia: Binetti (Udc), la pace è la vera sfida della politica

Libia: Binetti (Udc), la pace è la vera sfida della politica

(DIRE) Roma, 14 apr. – “Se pensiamo alla Questione migranti che, almeno per una parte del governo rappresenta il vulnus a piu’ alto rischio, i venti di guerra che arrivano dalla Libia non promettono nulla di buono. Le condizioni locali stanno velocemente degenerando e non puo’ stupire che la gente voglia fuggire dalla Libia. Alla violenza si somma l’inquietudine diffusa, alla fame le malattie emergenti e la drammatica mancanza di medicine. C’e’ un dibattito politico, che si intreccia con quello diplomatico e insieme cercano di essere rassicuranti. Ma la gente, non solo gli italiani, dal momento che gli spagnoli condividono le stesse paure, non sono affatto rassicurati. Sanno che saranno in molti coloro che dalla Libia si riverseranno sulle nostre coste. Non sono convinti che Salvini riuscira’ ad arginare sbarchi ed arrivi. Ma sanno anche che in questi casi e’ difficile fare i conti con la propria coscienza e dire no a chi si trova in condizioni disperate. Non vorrebbero accoglierli, ma non potranno non accoglierli, perche’ anche alla propria insicurezza e al proprio egoismo ci sono dei limiti, oltre i quali si perde ogni rispetto di se stessi. C’e’ voglia di pace in Libia e ovunque, anche solo per egoismo personale”. Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, UDC, che continua: “Un numeroso gruppo di giovani di Etica & Democrazia, incontrati oggi per un affettuoso scambio di Auguri dal sapore pasquale, ritiene che si debba fare di tutto per ristabilire la pace in quella zona martoriata. Tutto vuol dire anche cedere ai compromessi di una divisione del Paese in aree distinte e distanti, almeno sotto il profilo politico-amministrativo. Il Paese e’ dilaniato da lotte per il potere e per il controllo del petrolio; ci sono arre piu’ ricche e aree decisamente piu’ povere. Urge una transazione equa ed illuminata, ma non si puo’ obbligare un paese che ha una lunga storie di popoli e di etnie diverse a stare insieme, se non lo vogliono. Succede in Libia quello che succede ogni volta che i confini di un Paese si stabiliscono a tavolino e si decide il destino dei popoli, senza tener conto della volonta’ stessa dei popoli. E’ questa deformazione mentale che l’Occidente non ha ancora perduto e si erge a paladino di diritti che non sono diritti, mancando dei doveri corrispondenti”. “Creare due Libie e garantire che si rispettino reciprocamente puo’ diventare il nuovo approccio dell’Occidente alla politica internazionale, nel rispetto delle volonta’ popolari”. (Com/Pol/ Dire) 13:06 14-04-19 NNNN

Source: News UDC Italia

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