Scuola: Binetti (Udc), su buona scuola giudizio sospeso

Scuola: Binetti (Udc), su buona scuola giudizio sospeso

Roma, 11 giu. – “La Legge sulla Buona Scuola ha promosso molte esperienze nuove, piu’ o meno condivisibili, su cui il giudizio resta sospeso, in attesa di capire fino a che punto i ragazzi potranno trarne buoni frutti per la loro maturita’ personale e culturale. L’alternanza Scuola-Lavoro resta sospesa in questa terra di mezzo, che ne fa per alcuni la vera novita’ della legge 207, mentre per altri e’ solo l’ennesima moltiplicazione delle incombenze dei docenti. Non pochi di loro lamentano che venga sottratto tempo all’insegnamento per anticipare contenuti ed esperienze con cui i ragazzi potranno confrontarsi successivamente. In questo modo invece perdono di vista contenuti curriculari che, pur necessitando di una rivisitazione piu’ moderna, scompariranno dall’orizzonte culturale di molti di loro. Ed e’ proprio su questo tema che venerdi prossimo, 15 giugno, al termine di un anno scolastico quanto mai impegnativo, i docenti si incontreranno all’ISMA, in piazza Capranica, per parlare proprio di alternanza scuola-lavoro e fare una prima valutazione delle esperienze di quest’anno. L’incontro promosso dall’AsPeI, l’associazione dei pedagogisti italiani e dall’associazione Etica e Democrazia, punta a valorizzare la mentalita’ di ricerca dei docenti, per stimolare una riflessione critica sugli esperimenti condotti e ricavarne un sapere esperto, che abbia rigore scientifico e l’indubbio calore umano che caratterizza ogni relazione formativa.” Lo afferma la senatrice Paola Binetti, UDC, tra i promotori del seminario, che dovrebbe offrire ai giovani concrete opportunita’ di arricchimento personale. “Cosa hanno in comune lo studio e il lavoro, oltre ad un apprezzabile livello di responsabilita’ e ad un’indubbia curiosita’ per capire come sono fatte e cose e come si arriva a determinate conclusioni. L’intreccio tra scuola e lavoro diventa positivo se stimola nei ragazzi il passaggio da un apprendimento prevalentemente conservativo ad una vera e propria mentalita’ di problem solving. Il sapere si finalizza alla soluzione di problemi in modo innovativo, offrendo alla creativita’ intellettuale i giusti stimoli per mettere alla prova le proprie conoscenze e le proprie competenze. Ma non sempre e’ stato cosi’ e troppo spesso i ragazzi si sono cimentati con un lavoro di tipo ripetitivo, meccanico, come ad esempio le famigerate fotocopie, senza mettere alla prova i talenti fin qui coltivati a scuole e quindi senza sapere come ampliare gli orizzonti della propria razionalita’ e la ricchezza della propria capacita’ di comunicazione e di confronto”

Source: News UDC Italia

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