Reddito di Cittadinanza: Binetti (Udc), rivederlo con urgenza

(9Colonne) Roma, 7 set – “Ormai è ampiamente dimostrato il nuovo aumento dei giovani neet che non lavorano né studiano: un dato che deve destare allarme. Un dramma attuale, e insieme un’ipoteca sul futuro, che richiede una forte attenzione dovuta a una vera e propria emergenza sociale, prima ancora che economica. Il numero dei giovani inoccupati e non inseriti in percorsi di formazione, secondo i dati ISTAT, supera i 2 milioni di persone in termini assoluti e al 23,3 in percentuale (+1,1% rispetto al 2019). In altri termini, quasi un quarto dei ragazzi, tra i 15 e i 29 anni, è inattivo. Alcuni in realtà cercano lavoro, ma non lo trovano e altri hanno smesso di cercarlo, accontentandosi del reddito di cittadinanza e di qualche altro sporadico lavoretto in nero. Alcuni poi sarebbero anche disponibili a lavorare se trovassero un’offerta adeguata, ma l’offerta adeguata, coerente con i loro sogni e desideri assomiglia sempre più all’isola che non c’è. In realtà come sempre, i dati sono molto diversi in Italia e nel Nord i neet sono il 16,8%, mentre al Sud sono il doppio (32,6%). A Pordenone sono il 10,7%, mentre a Crotone si sfiora la metà dei giovani (48%) e in Sicilia, a Catania, Messina e Caltanissetta, sono al 40%”. Lo sottolinea la senatrice Paola BINETTI, Udc, che continua: “Da qui occorre ripartire in questo mitico anno 2021-2022 in cui con il PNRRR arriveranno oltre 200 mld e i giovani sono considerati una priorità. Questi giovani hanno alle spalle due gravi limiti, di cui non li si può considerare responsabili: il primo è quello di una inadeguata politica di orientamento, mentre il secondo riguarda il mercato del lavoro che si serve dei giovani senza contribuire alla loro effettiva formazione professionale, frustrandone le ambizioni. Non stupisce quindi il numero crescente di ragazze e ragazzi che vanno all’estero per lavoro, almeno 250mila ogni anno”. “I fondi del Pnrr sono in arrivo, le promesse sono tante e noi vorremmo vedere fatti concreti – conclude la senatrice chiedendo quindi una revisione “urgente” del reddito di cittadinanza -. Per questo abbiamo in preparazione una mozione che vincoli il Governo a dare operatività a questo punto del programma nell’arco di questo nuovo anno scolastico-accademico 2021-2022. Non vogliamo che la legislatura termini senza aver dato una risposta oggettiva a queste esigenze dei giovani, delle loro famiglie, della nostra società. Il testimone da passare alla nuova legislatura è quello di un oggettivo processo di ricerca e di sviluppo affidato alla Next Generation, senza ingannarli con misure di carattere meramente assistenziale come purtroppo è l’attuale Reddito di cittadinanza”. (PO / red) 071357 SET 21

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Source: News UDC Italia

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