Sanità: Binetti (Udc), su osteopati inaccettabile ingiustizia

Sanità: Binetti (Udc), su osteopati inaccettabile ingiustizia

Roma, 25 set. – “Fumata nera tra Governo e Regioni per l’istituzione della professione di osteopata. A tre anni dalla Legge Lorenzin e’ ancora in alto mare l’istituzione della figura dell’osteopata come professionista sanitario. Le osservazioni sono tutte superabili ma alla base di tutto c’e’ un conflitto, quello tra osteopati e fisioterapisti, che ha bloccato il riconoscimento con una legge della professione, gia’ nella scorsa legislatura. E’ ora di porre fine a questa ingiustizia”. A chiederlo e’ la senatrice Paola Binetti (Udc), che nella precedente legislatura aveva presentato un Ddl per il loro riconoscimento professionale, anche per sottrarli alla potenziale accusa di esercizio abusivo della professione. “Nel documento del Ministero della Salute- fa notare Binetti-, l’osteopata viene inquadrato come un professionista sanitario che svolge, fra l’altro, interventi di prevenzione e mantenimento della salute, nell’ambito dell’apparato muscoscheletrico. Tutte le critiche si concentrano sul termine ‘prevenzione’. Alla base, in realta’- spiega la Binetti- c’e’ l’esigenza sdi evitare una sovrapposizione con le competenze dei Fisioterapisti. Riemerge, come dicevo, una vecchia conflittualita’ che ben conosciamo. Le altre osservazioni sollevate dagli Enti locali in realta’ appaiono tutte risolvibili, mentre e’ assolutamente faziosa l’osservazione che nel Dpcm 2017 sui Lea non si faccia riferimento a trattamenti osteopatici. Cosa del tutto ovvia dal momento che tali trattamenti non erano e non sono stati neppure oggi riconosciuti. In Italia il titolo di osteopata e’ ufficialmente riconosciuto. Milioni di italiani si curano con l’osteopata. E’ tempo di compiere questo salto di qualita’ e sanare un’inaccettabile ingiustizia”, conclude Binetti. (Com/Lum/

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Source: News UDC Italia

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