Coronavirus: Binetti (Udc), non bloccare persone fragili in casa

Coronavirus: Binetti (Udc), non bloccare persone fragili in casa

Prevedere alternative, nessuno pensa a bimbi autistici” (DIRE – Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 31 mar. – “Non abbiamo ancora finito di presentare gli emendamenti al Decreto Cura Italia, che ne e’ gia’ arrivato un altro che prolunga ulteriormente il periodo di segregazione in casa, per tutti. Senza distinzioni di sorta. Senza contemplare variabili importanti a seconda delle persone, della loro eta’ e delle eventuali patologie pregresse. Dentro le mura di casa sono bloccate milioni di persone fragili, che rischiano danni oggettivamente molto gravi per la propria salute mentale. Persone soggette a malattie psichiatriche come depressione, quasi 3 milioni secondo l’Istat; ma anche schizofrenia: circa 245.000 italiani, disturbi bipolari: circa 1 milione di persone, varie forme di demenza. Una persona che soffre di disturbi d’ansia potrebbe provare vere e proprie crisi di panico; chi era in psicoterapia soffre per la mancanza del supporto specifico, non e’ facilmente sostituibile con sedute via web ne’ con altri tipi i incontri, dal momento che ogni rapporto umano e’ fortemente limitato, quando non espressamente proibito. Il lockdown di fatto e’ una prova difficile e lunga, a cui queste persone non sono preparate e che puo’ travolgerle, perche’ taglia risorse molto importanti”. Lo afferma la senatrice Paola Binetti, Udc. “E il nuovo decreto apre scenari tutt’altro che ottimistici su quella che sara’ la durata dell’isolamento, aggravata dalla durezza delle multe e dal rigore estremo dei controlli. Per le strade ci sono ormai quasi esclusivamente le forze dell’ordine, in cielo droni ed elicotteri: tutti si sentono spiati in questa ossessione dettata dal fatto che l’unico mezzo di prevenzione finora identificato e’ il rarefarsi dei rapporti umani, fino alla loro sterilizzazione”, continua. “Ma le vittime innocenti piu’ gravemente colpite da questa misura che minaccia di protrarsi nel tempo sono i bambini: bambini autistici, bambini diagnosticati come iperattivi, bambini con sindrome Dsa, per i quali fare i compiti o seguire le lezioni in video non rappresenta nessuna soluzione. Solo un aggravio delle loro condizioni, con la conseguenza che anche i loro genitori ne escono a pezzi”. Binetti prosegue: “E’ proprio pensando a tutti loro che vogliamo chiedere una modifica sostanziale nel nuovo decreto. La dimensione del tempo si sta dilatando senza che appaia un limite certo, per cui vanno contemplate soluzioni alternative, mettendo condizioni nuove, a garanzia della salute fisica di questi stessi bambini, ma senza compromettere ulteriormente la loro salute psichica e mentale. Occorre individuare precise modalita’ per consentire a queste persone di uscire, magari allontanandosi dai centri abitati, spostandosi verso la campagna, vero giardini grandi e luminosi in cui si possa correre, giocare stando a distanza gli un dagli altri, con una nuova strategia di cura. Quel che non e’ riuscito a fare il decreto Cura Italia dobbiamo ottenere che sia possibile con il decreto appena emanato, che da un lato irrigidisce, chiudendo in casa la maggioranza della popolazione, ma dall’altro proprio in omaggio alla tutela della salute deve contemplare le giuste eccezioni. Non si muore solo di Coronavirus”. (Wel/ Dire) 08:13 31-03-20 NNNN

Source: News UDC Italia

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