Governo: Binetti (Udc), si riapre la partita del grande centro

Governo: Binetti (Udc), si riapre la partita del grande centro

(DIRE) Roma, 31 ago. – “Ancora oggi il comportamento di Salvini stupisce e rivela una vera e propria coazione a ripetere gli stessi errori, come se la lezione appena ricevuta non fosse abbastanza. La rottura con il M5S, di cui non sembra aver ancora afferrato tutta la portata, dopo il suo sgradevole contrattacco al leader di FI, lo lascia sempre piu’ solo, e rende inagibili i suoi rapporti con gli antichi alleati del Centrodestra. Se prima aveva la sindrome dell’uomo solo al comando, massima espressione del sovranismo, ora la sua e’ sindrome dell’uomo solo e basta! Populista quanto basta per trovare la sua personale soddisfazione con gli elettori da spiaggia e da strada”. Cosi’ la senatrice Udc, Paola BINETTI, che continua: “I due non-luoghi in cui l’anonimato crea un consenso facilmente volubile. Eppure dall’interno della Lega trapelano pochissimi segni di un dissidio interno, di contestazione, o di volonta’ di sfidare la sua leadership. Tutto il contrario del quadro deplorevole di cui il M5S e il Pd danno atto in queste ore. Evidentemente il potere corrompe davvero chi ce l’ha, o comunque lo intravvede a distanza ravvicinata”.- Per BINETTI “agli italiani, stanchi di Salvini e delle sue salvinate, la prospettiva del nuovo governo incute ogni giorno piu’ paura. Nessuna tentazione di andare al voto, se la prospettiva e’ quella di un Salvini premier, che vuole governare da solo! ma nessuna speranza nel Conte-bis se Di Maio e una variegata direzione Pd stentano a trovare la quadra anche sui punti fondamentali per un Paese a crescita negativa, come confermavano i dati ISTAT di ieri. È facile dire ne’ con Salvini ne’ con questo governo giallo-rosso, che corre il rischio di abortire prima ancora di nascere. Il punto e’ come traghettare il Paese verso nuovi orizzonti; come assumersi una responsabilita’ di cambiamento radicale all’insegna del senso comune e dei pochi, ma profondamente radicati valori della nostra tradizione liberale ed europeista, cattolica e solidale, creativa e costruttiva. Forse il nuovo umanesimo che tanto piace a Conte non e’ altro che un ritorno all’antico rivisitato in salsa moderna ma oggettivamente ne’ Salvini, ne’ Di Maio, ma neppure un Pd cosi’ litigioso e’ confuso, possono essere punti di riferimento. E allora occorrera’ ricominciare da capo, andando oltre la dialettica destra sinistra, ma evitando accuratamente gli scogli Lega e M5S!”, conclude la centrista. (Com/Tar/ Dire) 10:03 31-08-19 NNNN

Source: News UDC Italia

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