Università: Binetti (Udc), abolire numero chiuso a Medicina, non serve a nessuno

Università: Binetti (Udc), abolire numero chiuso a Medicina, non serve a nessuno

(DIRE) Roma, 5 set. – “C’e’ una considerevole ingenuita’ in coloro che chiedono a gran voce di abolire il numero chiuso a Medicina, immaginando che si possano inserire nelle Aule universitarie delle diverse sedi oltre 67.000 studenti, decisi e determinati a diventare medici. Spostare la selezione al secondo anno, implicherebbe comunque un lavoro di formazione serio da parte di docenti che non saprebbero come e dove fare lezione in modo adeguato, per di piu’ su discipline come la matematica e la fisica, la chimica e la statistica che in genere risultano piuttosto ostiche per gli studenti di medicina”. Lo sostiene la senatrice Paola BINETTI, UDC, che di questo tema si e’ a lungo occupata prima della sua attivita’ parlamentare. “Gli esami di selezione- ricorda- furono introdotti per la prima volta nel 1961 con il corso di laurea in Medicina della Cattolica. Divennero obbligatori per tutte le altre universita’ negli anni 90, con l’obiettivo di garantire agli studenti la migliore formazione possibile sul piano teorico e pratico, alla luce di una programmazione fatta dal ministero della salute, dopo aver preso atto delle esigenze poste dalle regioni. Un processo complesso, in cui e’ possibile commettere degli errori e che per tanto e’ migliorabile, ma che non si puo’ certamente abolire. Possono certamente essere rivisti i numeri della programmazione, se risultano insufficienti a coprire il fabbisogno di medici specialisti nei prossimi anni, aumentando il numero degli iscritti a seconda del potenziale formativo delle diverse sedi universitarie”. (SEGUE) (Com/Tar/ Dire) 12:50 05-09-18 NNNN

Source: News UDC Italia

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