SIRIA: PACE SI FONDI SUL PIENO RISPETTO DEI DIRITTI UMANI

SIRIA, BINETTI: PACE SI FONDI SUL PIENO RISPETTO DEI DIRITTI UMANI

(9Colonne) Roma, 12 apr. – “Sono riprese le consultazioni al Quirinale e il Presidente Mattarella, tra le altre cose, chiede a tutti i leader politici quale sia la loro posizione nei confronti della Siria.
E’ in politica internazionale infatti che un Paese mostra il suo reale impegno democratico, la sua vera identità rispetto a temi essenziali come la tutela dei diritti umani.
Oggi è arrivata la conferma dell’ONU: c’è stato un attacco chimico a Douma, nella Ghouta orientale, con 500 feriti e 43 morti.
Nei pazienti giunti in gravi condizioni nei vari ospedali sono stati riscontrati segni compatibili con l’esposizione a sostanze chimiche dopo il bombardamento di sabato: dalla grave irritazione delle membrane mucose alla insufficienza respiratoria e soprattutto la compromissione del sistema nervoso centrale.
Peter Salama, direttore generale dell’Oms per la preparazione e la risposta alle emergenze ha affermato in modo inequivocabile: Dovremmo essere tutti indignati per queste orribili relazioni e immagini da Douma.
L’Oms ha ricordato a tutte le parti in conflitto l’obbligo di astenersi dall’attaccare strutture e personale medico secondo la Risoluzione 2286 emanata nel 2016 dal Consiglio di sicurezza. Inoltre, l’utilizzo di armi chimiche è illegale ai sensi del diritto internazionale.”
Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, UDC, che continua: “L’Italia, nonostante non sia stato ancora formato un nuovo governo e, alla luce dei risultati delle recenti elezioni, sembri perfino difficile intravvedere quali saranno le possibili alleanze tra le varie forze politiche, non è senza governo.
L’Oms chiede l’accesso immediato e senza ostacoli a Douma per fornire assistenza alle persone colpite, valutare gli impatti sulla salute e fornire una risposta globale alla salute pubblica.
Ma noi ci spingiamo anche più avanti per chiedere al Presidente della Repubblica di definire in modo inequivocabile come la tutela dei diritti umani debba rappresentare il centro di ogni proposta programmatica e come su questo punto si possa misurare la credibilità del futuro lavoro di governo.
La Repubblica italiana è nata poco più di 70 anni fa quasi contestualmente alla Dichiarazione sui Diritti umani e sulla loro universalità.
Senza rispetto dei diritti umani non c’è né pace né democrazia e il governo che nascerà nelle prossime settimane deve offrire questa garanzia in Italia e dall’Italia.
Potremmo facilmente dire che si tratta di un valore non negoziabile…”.
(PO / red) 121331 APR 18 

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