PRIMA GLI ITALIANI E POI I LEADER

CONSULTAZIONI. BINETTI (UDC): PRIMA GLI ITALIANI E POI I LEADER LA RIVOLUZIONE COPERNICANA CHE IL PAESE SI ATTENDE

(DIRE) Roma, 6 apr. – “Non rappresenta una sorpresa per nessuno il fatto che il Presidente Mattarella, al termine dei colloqui con i massimi esponenti dei vari partiti, abbia registrato la sostanziale impossibilita’, almeno per ora, di assegnare l’incarico di formare il governo per la loro evidente indisponibilita’ a formare alleanze solide e durature.
Giornali e telegiornali nei giorni precedenti avevano gia’ messo in evidenza l’intreccio dei veti, che come tutti ben sanno punta piu’ a sottolineare le aspettative di potere dei rispettivi schieramenti che non il vero interesse a rispondere alle necessita’ del Paese. Ed e’ questa la rivoluzione copernicana che forse Mattarella si attende fin dalla prossima settimana.
Non tanto sapere chi sara’ il Premier, ma cosa fara’ il premier; cosa sapra’ fare, a cominciare dal bisogno di capire se sapra’ dare vita ad un governo in cui tra quanti ne faranno parte prevalga lo spirito di servizio e di collaborazione e se ne faccia parte piu’ per competenza che non per appartenenza. Servono doti di tessitore, capacita’ di resilienza e non istinto di conservazione e di sopraffazione.
In questi giorni abbiamo assistito da parte del M5S ad un martellante o io o nessuno; oppure abbiamo visto emergere un approccio ad escludendum, che puntava a dividere i partiti e le coalizioni dal loro interno. Risultati ottenuti: zero! Speranze per un prossimo futuro: dipende!
Questo e’ davvero il momento di Mattarella, che si trova davanti alla sfida piu’ difficile del suo mandato. Una sfida per altro ad altissima tensione etica, perche’ chiama in gioco il senso stesso del governare: per spirito di servizio o per affermazione di potere.
In queste ultime legislature i partiti non sono stati in grado di trasmettere ai cittadini questa certezza: governiamo per rendere migliore la vostra qualita’ di vita e quella dei vostri figli”.
Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, Udc.
“Gli italiani hanno la netta sensazione che le cose vadano sempre peggio per se’ e per i propri figli e sempre meglio per una ristretta parte della societa’: politici, ricchi imprenditori, professionisti, ecc. E l’esito di questo primo giro di trattative conferma nella gente il sospetto del sostanziale disinteresse della politica nei confronti delle loro necessita’ piu’ urgenti.
La cosa peggiore e’ che lo stallo si ripetera’ anche a livello delle varie commissioni, formate in modo proporzionale alla stessa struttura del parlamento.
C’e’ il rischio dei veti incrociati anche in Commissione, soprattutto se i rispettivi membri risponderanno piu’ alle logiche di appartenenza, che non ai problemi reali, rinunciando ad esercitare il loro diritto di rango costituzionale, che chiede loro di rappresentare l’intero Paese senza vincolo di mandato”, conclude la senatrice Paola BINETTI, Udc.
(Ran/Dire) 16:50 06-04-18 NNNN

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